I due "reietti" che lasceranno la scuderia italiana al termine della stagione stanno entrambi lottando per il titolo di MotoGP.
Conduce la graduatoria Martin (241 punti, davanti a Bagnaia (238), Bastianini (192) e Marc Marquez (179).
SILVERSTONE - “Borgo Panigale, we might have a problem”. Quella di Silverstone è stata una delle domeniche più belle e indimenticabili nella storia della Ducati, che nel giorno della festa per i 75 anni della MotoGP ha vinto la gara con Enea Bastianini, si è presa tutto il podio (ed è la settima volta di fila), ha occupato i primi cinque posti della classifica e, dulcis in fundo, ha portato tutte le sue otto moto nelle prime dieci posizioni.
Festa grande, quindi, per gli uomini della Rossa, e però… Però ha vinto l’uomo sbagliato, quello che, adesso che il Mondiale è arrivato al giro di boa, rischia di complicare ulteriormente i piani. Perché, al di là delle dichiarazioni di facciata, nei desideri segreti dei vertici della Ducati, quello che alla fine della stagione dovrà vincere il Monomarca Ducati (che incidentalmente finisce per essere anche il Mondiale) è Francesco Bagnaia. E, invece, archiviato il gran premio di Gran Bretagna la classifica dice che davanti a tutti è tornato Jorge Martin, seppure di un quasi nulla, appena 3 punti su Bagnaia, mentre Bastianini con il suo weekend perfetto con la doppietta Sprint-GP ha scavalcato al terzo posto Marc Marquez, ovvero il pilota che il prossimo anno gli ruberà la Desmosedici, rilanciandosi contemporaneamente anche nella lotta per il Mondiale.
Jorge ed Enea, il primo destinato all’Aprilia, il secondo alla Ktm, i due giovani talenti sacrificati in nome del Marcziano e che in questa seconda fase di stagione rischiano di diventare i primi nemici della Rossa. “Sinceramente non ho ancora capito perché la Ducati abbia lasciato andare me e Jorge”. Nascosto dietro uno dei suoi soliti sorrisi, non ha rinunciato a punzecchiare Claudio Domenicali e Gigi Dall’Igna, i due grandi burattinai della Rossa, Bastianini, uno che ad Aleix Espargaró in giornate come domenica “ricorda il Dani Pedrosa dei giorni migliori”. E che, se davvero riuscirà a essere incisivo sin dai primi turni e, soprattutto, in qualifica, può diventare un pericolo reale per i due oggi in vetta.
Mancava ancora all’appello dei vincitori, Bastianini, ma dopo Silverstone lui, Martin (2 volte) e Pecco (6) hanno vinto almeno una gara, contro le zero invece di Marquez, dal quale, al di là dell’avere la moto 2023 anziché l’ufficiale GP24, ci si aspettava nella prima fase della stagione il grande acuto. E al di là delle dichiarazioni di facciata, quei due là davanti in piena lotta con Bagnaia rappresentano lo scenario peggiore per la Ducati, che dopo averli scaricati non può permettersi di vedere uno dei due andare via a fine stagione con il numero 1 oggi sul cupolino di Pecco. Ma se, per certi versi, “controllare” lo spagnolo della Pramac in linea teorica era più facile, adesso che si è aggiunta la Bestia rende tutto più complicato. Ci sarà da divertirsi.