Il TCS chiede l'apertura immediata ai turisti sostenendo che trattasi di un'opportunità importante per vacanze sicure
BERNA - Con le opzioni di viaggio fortemente limitate e per rallentare ulteriormente la diffusione del coronavirus, il Consiglio federale sta attualmente promuovendo le vacanze in Svizzera. Allo stesso tempo, continua a vietare l'apertura dei campeggi ai turisti, mentre strutture di alloggio come alberghi e ostelli della gioventù hanno già potuto riaprire le porte agli ospiti. «Questo atteggiamento - secondo il TCS - è incoerente, distorce la concorrenza, danneggia gli affari e priva la popolazione svizzera di un'importante opportunità per trascorrere vacanze sicure e convenienti nel proprio paese».
Campeggi aperti in Europa - Il Touring Club Svizzero porta l'esempio degli altri paesi europei, che hanno già dato il permesso di aprire campeggi o almeno hanno annunciato una data di apertura, e che «mostrano che esiste un’alternativa». In Germania i campeggi possono aprire dall'11 maggio. Questo è già avvenuto in alcuni Land. L'Austria consente l'apertura dei campeggi dal 29 maggio. A breve ci si attende una decisione corrispondente in Italia.
Il direttore generale del TCS, Jürg Wittwer, chiede ora al Consiglio federale di agire rapidamente: «Il Consiglio federale deve ora consentire l'apertura rapida dei campeggi. Non ci sono motivi validi per non farlo. Al TCS abbiamo fatto il nostro dovere. I concetti di protezione adeguati sono pronti da Pasqua. Dopo quasi 2 mesi di blocco, la popolazione svizzera ha la necessità di fare vacanze sicure, in contatto con la natura. Lo possiamo vedere nelle richieste di prenotazione, che al momento sono enormi. Pertanto non capiamo perché il Consiglio federale non dia il via libera».
Concetti di protezione facili da implementare - Secondo il TCS, le attuali normative dell’UFSP relative alle misure di distanza e di igiene possono essere «rispettate meglio addirittura nei campeggi che negli alberghi e negli ostelli». «La lottizzazione dei terreni facilita il mantenimento della distanza minima di 2 metri - viene sottolineato - . Le misure d’igiene e di distanza possono pure essere implementate facilmente e correttamente nelle strutture sanitarie e di restaurazione. Di norma, i campeggiatori viaggiano in veicoli privati e pernottano in una roulotte, un camper – con i propri servizi igienici –, una tenda o un alloggio indipendente. Inoltre, di solito mangiano dentro o davanti al loro alloggio individuale e, a differenza di alberghi e ostelli, si muovono principalmente all'aperto e non in ascensori, scale e sale comuni».