I cittadini non Ue né Aels potranno lavorare in Svizzera dal 4 luglio. Lo ha deciso il Consiglio federale
BERNA - Frontiere svizzere più aperte, a partire dal mese prossimo. Il Consiglio federale ha deciso di abrogare del tutto le restrizioni per l'ammissione di lavoratori stranieri provenienti da paesi non Ue né Aels.
A partire dal 6 luglio, i cittadini extra Ue potranno venire in Svizzera per motivi di lavoro, come prima della pandemia. Lo comunica una nota del Palazzo Federale. Continueranno a essere vietati invece gli ingressi per vacanze (tranne che per i cittadini Ue e Aels) o comunque per soggiorni non lavorativi inferiori ai 90 giorni. I pensionati o i residenti che vorranno trasferirsi per più di tre mesi su suolo elvetico, invece, potranno fare domanda alle autorità cantonali, che tratteranno le richieste «conformemente ai criteri usuali».