La situazione a Ginevra, che anticipa di un paio di settimane quella nazionale, è stabile nonostante le mutazioni
Nel cantone romando, la variante inglese costituisce ormai tre quarti dei nuovi contagi. Ma gli esperti mostrano un cauto ottimismo.
GINEVRA - La proporzione d'infezioni causata dalle varianti del coronavirus rispetto al ceppo originale è in aumento in Svizzera. Ed è questo uno dei fattori che preoccupa di più gli esperti. Tuttavia, c'è anche chi si mostra ottimista.
È il caso del dottor Manuel Schibler, virologo presso l'ospedale universitario della città sul Lemano, che al Tages-Anzeiger ha spiegato come nonostante la variante inglese costituisca ormai tre quarti dei nuovi casi registrati, il numero dei contagi sia rimasto a lungo stabile, con un'incidenza (su sette giorni) attorno ai 160 casi positivi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività dei test in calo.
Stando agli esperti, la situazione ginevrina dovrebbe anticipare di circa un paio di settimane quella che sarà poi l'evoluzione dell'epidemia a livello nazionale (e nel canton Ginevra, lo ricordiamo, sono stati registrati anche alcuni casi legati alla mutazione "brasiliana" del SARS-CoV-2).
Allo stato attuale quindi, secondo il virologo, non è detto che l'eventualità di una terza ondata sia necessariamente dietro l'angolo, nonostante la presenza delle varianti. Un cauto ottimismo, quello dell'esperto, condiviso anche dall'ex membro della task force, Christian Althaus, che non si aspetta un aumento deciso dei casi come invece avvenuto in altri paesi.