Lo sostiene la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale.
BERNA - L'iniziativa popolare "per una 13esima mensilità AVS" aggraverebbe i problemi di finanziamento a lungo termine dell'AVS e sarebbe inappropriata a sostenere in modo mirato i pensionati nel bisogno. È quanto ritiene la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N), che con 17 voti a 7 ne raccomanda la bocciatura.
«La maggioranza della Commissione ritiene che la combinazione tra AVS e prestazioni complementari costituisca già oggi un sistema consolidato che assicura il sostentamento economico in età avanzata», si legge in una nota diffusa oggi dai servizi del parlamento.
Le prospettive a lungo termine di finanziamento dell'AVS sono incerte già con l'odierno livello delle rendite e il margine di manovra delle finanze della Confederazione è limitato, prosegue la CSSS-N, per la quale questo parla a sfavore di un aumento generalizzato delle rendite AVS per tutti i beneficiari indipendente dal loro reale bisogno, come quello chiesto dall'iniziativa.
Una minoranza ritiene che l'iniziativa popolare contribuisca in modo significativo a combattere la povertà in età avanzata e ad assicurare un adeguato standard di vita durante la vecchiaia. Di conseguenza propone di accoglierla.
La Commissione ha pure respinto, con 15 voti a 10, la proposta di elaborare un controprogetto indiretto che avrebbe previsto un corrispondente supplemento alla rendita AVS destinato alle economie domestiche con i redditi più bassi, ossia al 40% di tutte le economie domestiche.
Lanciata tra gli altri dall'Unione sindacale svizzera (USS), l'iniziativa chiede l'introduzione di una rendita AVS supplementare, con un meccanismo simile alla tredicesima che quasi tutti ricevono. Calcolato su base mensile, ciò corrisponderebbe a un aumento dell'8,33% della rendita AVS.
La Commissione rifiuta di assumersi le proprie responsabilità e di offrire una buona pensione agli anziani, ha reagito l'USS in una nota. Anche i sostenitori di AVS21 avevano riconosciuto che le pensioni sono spesso insufficienti per i redditi bassi, prosegue.