La conferenza stampa della dirigenza del colosso bancario svizzero oggi a Londra, entro l'anno tagliati 2'700 posti
LONDRA - Quattro miliardi persi in un trimestre e il titolo che - dopo l'annuncio di questa mattina - continua a scendere sempre più in basso nelle cifre rosse (nelle ultime 24 ore si parla di un -14% e la giornata borsistica è ancora lunga).
Con un notevole peso sulle spalle questa mattina a Londra la dirigenza di Credit Suisse ha presentato la strategia per tentare di limitare i danni e riprendere le redini della situazione.
«Ci troviamo in un momento critico nella storia di Credit Suisse», ha esordito il presidente Alex Lehmann presentando le misure di taglio già svelate in mattinata - e che nei prossimi anni saranno sostanziali - che dovrebbero permettere alla banca «di diventare più forte e più snella».
L'obiettivo è di risparmiare 2,5 miliardi: «È il mio obiettivo principale come dirigente», ha spiegato Lehmann che ha confermato (di nuovo) il cambiamento strategico di CS di abbandono degli investimenti più rischiosi, puntando tutto sulla stabilità: «In questo senso la chiave giusta è quella di un mix fra tradizione e rinnovamento, è l'inizio di un nuovo viaggio che ha un obiettivo chiaro».
La parola è in seguito passata al CEO, Ulrich Körner che ha parlato di «ristrutturazione radicale» perché «al momento stiamo spendendo troppo».
Oltre al ribilanciamento nel management degli asset, il Körner ha parlato anche dei licenziamenti, che saranno uno dei modi con cui CS si rifarà dei costi: «Purtroppo questo significa che dovremo separarci da alcuni collaboratori», entro la fine dell'anno saranno 2'700. Non è al momento dato sapere quanti di questi saranno in Svizzera e/o in Ticino.