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LUCERNARapisce un neonato all'ospedale, ecco perché

13.12.22 - 19:21
Uno psichiatra forense analizza il caso di Lucerna.
20min/Matthias Giordano
Fonte 20Minuten/Michelle Ineichen
Rapisce un neonato all'ospedale, ecco perché
Uno psichiatra forense analizza il caso di Lucerna.

LUCERNA - Una donna ha rapito un neonato di soli tre giorni dal reparto ginecologia. È successo ieri all'Ospedale cantonale di Lucerna. Secondo la polizia, che nel frattempo l'ha arrestata, per raggiungere il suo obiettivo la 20enne - che a inizio anno aveva subito un aborto spontaneo - si è travestita da infermiera. 

Nel frattempo l'Ufficio del pubblico ministero di Lucerna ha dichiarato di «aver chiesto la custodia cautelare» per la giovane, che «sarà interrogata oggi sul movente e sullo svolgimento dei fatti».

Thomas Knecht, psichiatra forense e medico presso la Clinica di psichiatria e psicoterapia di Herisau spiega cosa può celarsi dietro un atto così sconsiderato.

Dottor Knecht, cosa porta una persona a rapire un neonato?
Se l’autore fosse un uomo, scommetterei sull'estorsione di un riscatto, ma chi rapisce a questo scopo di solito preferisce i bambini più grandi, perché sono più semplici da curare. Quando il rapitore è una donna i possibili moventi sono altri: una vendetta verso la madre biologica oppure semplicemente la volontà di avere il bambino per sé. Chi rientra in quest’ultima categoria vuole sperimentare l’essere madre, e l’idea è che questo possa essere fonte di felicità. A far scattare l’impulso è quindi un forte e persistente desiderio di avere figli che non può essere soddisfatto. Per arrivare a un rapimento deve esserci però anche una certa mancanza di empatia, perché una persona generalmente si rende conto di quanto un atto del genere possa danneggiare la madre biologica.

Cosa significa questo rapimento per i genitori del bambino?
«Per i genitori del bambino è uno shock indicibile. Questo può facilmente mescolarsi con la rabbia nei confronti della rapitrice e il sollievo e la gratitudine nei confronti degli agenti che hanno messo in salvo il piccolo».

È a conoscenza di casi simili in Svizzera?
«Fortunatamente, in tutta la mia carriera di specialista forense, non ho mai dovuto esaminare un caso di rapimento di minori. Anche se ogni anno in Svizzera scompare un certo numero di bambini, solo il due per cento è vittima di un rapimento criminale. L'età media dei bambini toccati è poi di circa sette anni, i neonati sono molto rari».

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COMMENTI
 

Güglielmo 1 anno fa su tio
da condannare assolutamente ma non troppo severamente. l'aborto non l'ha sopportato e... da lì l'idea fuori di testa dettata da un momento di pazzia.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Güglielmo
Ha fatto una cosa orribile. Servirebbe un confronto tra rapitrice (evidentemente in uno stato di profonda tristezza che va ben oltre la depressione severa) e la mamma del bambino rapito. Tra mamme. E sta ai genitori del bambino rapito giudicare e la giustizia farà quello che è opportuno. Gli altri (noi) sono solo spettatori.
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