La conferenza stampa da Berna oggi con Alain Berset supera (in negativo) le previsioni.
BERNA - Senza nessuna sorpresa l'ultima conferenza stampa di Alain Berset a tema casse malati si è effettivamente confermata amara per le tasche degli svizzeri che vedranno i premi "gonfiarsi" anche nel 2024.
Si speculava ormai da parecchio sull'entità del rincaro, nel 2023 il tasso mediano si era attestato attorno al +6,6% le ipotesi per il 2024 fino a qualche settimana fa parlavano di una forchetta compresa fra l'8 e il 9% (le stime di Santésuisse). Stime più ardite invece stando al portale di comparazione dei premi bonus.ch che parlava addirittura di picchi vertiginosi del +12%, a dipendenza del cantone.
In Ticino, cantone tradizionalmente vessato da questo tipo di rincari, ci si aspettava un aumento sostanziale attorno al 10%.
In Ticino l'aumento medio è del 10,5%
La realtà, in questo caso va proprio detto, ha poi superato le previsioni con un rincaro mediano per il nostro cantone del 10.5% (circa 40 franchi in più al mese in fattura). Si tratta dell'aumento peggiore di tutta la Confederazione.
Picco del +12,2%, il più ripido in Svizzera per ogni categoria, è quello che riguarda la fascia dei giovani adulti 19-25 anni. Per gli adulti, invece, si parla di un +10,3% e per i minorenni di un +9,6%.
«Una notizia negativa per le famiglie»
«Sarà la mia ultima conferenza stampa di questo tipo», esordisce questo martedì Alain Berset in conferenza stampa da Berna, «e devo dire che non è una cosa mi mancherà, per quanto sia importante».
Nel 2024 Svizzera il premio medio sarà di 359,50 franchi al mese, ovvero un aumento di 28.70 franchi (8,7%), «un aumento molto elevato e una notizia particolarmente negativa per le famiglie che già sono confrontate con un rincaro generalizzato, dai costi dell'energia fino ai beni di consumo».
Svizzeri più anziani e, dopo il Covid, boom di visite e acquisto di farmaci
«Abbiamo un sistema sanitario ottimo, ma anche questo sistema ha un prezzo», ha continuato il direttore dell'UFSP, costi che sono cresciuti in maniera importante - per non dire senza precedenti - nel 2023.
Si tratta di un rincaro «ben superiore al previsto» causato da una serie di fattori «concatenatisi in maniera davvero nefasta», quali «l'invecchiamento della popolazione» ma anche «un numero sempre crescente di visite ambulatoriali e mediche (tra i quali è citata anche la molto discussa fisioterapia, ndr.) così come il costo dei farmaci».
Totali, questi, che si sono inaspriti in maniera rilevante dopo la pandemia da Covid.
La chiave nella riduzione dei costi
«Unico modo per fermare questo aumento dei prezzi», secondo Berset, «è la riduzione dei costi, per questo motivo sono previste diverse modifiche di legge nei prossimi mesi (come la già annunciata riforma sul prezzo dei farmaci, ndr.). Va detto che diverse di queste misure volute dal Consiglio Federale hanno fatto fatica ad attecchire in Parlamento».