A margine del summit di Granada è probabile che vi saranno tentativi di mediazione diplomatica tra la Serbia e il Kosovo.
GRANADA - Anche per la Svizzera è importante una situazione stabile nei Balcani. Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Alain Berset prima del vertice dei capi di Stato e di governo di tutta Europa che si tiene oggi a Granada, in Spagna.
A margine del summit di Granada è probabile che vi saranno tentativi di mediazione diplomatica tra la Serbia e il Kosovo. Un attacco di paramilitari serbi ai danni di poliziotti kosovari ha scatenato recenti tensioni tra Pristina e Belgrado, tanto che la Serbia ha schierato sue truppe al confine con il Kosovo. La situazione tra i due Paesi è tesa da molto tempo. «Non è una novità», ha aggiunto Berset.
Nelle ultime settimane il presidente della Confederazione ha avuto colloqui sia con il presidente serbo Aleksandar Vucic sia con il premier kosovaro Albin Kurti. Berset ha sottolineato il sostegno della Svizzera al processo di normalizzazione delle relazioni tra Kosovo e Serbia e invitato entrambi i Paesi ad attuare gli accordi di Bruxelles e Ohrid, negoziati in primavera.
Al terzo incontro della Comunità politica europea (CPE) sono invitati 47 capi di Stato e di governo, così come anche i vertici delle istituzioni dell'Ue. In questo formato verranno discussi temi di interesse paneuropeo. Tuttavia, non verranno prese decisioni politiche concrete.
Berset ha sottolineato quanto siano importanti tali occasioni per mantenere i contatti con altri capi di Stato e di governo europei. Nel corso del suo anno presidenziale, il friburghese ha avuto diversi incontri bilaterali e ha cercato per quanto possibile di parlare una volta con tutti. Quello di Granada è l'unico vertice a livello di capi di Stato e di Governo europei in cui anche la Svizzera è invitata.
Come già in primavera, anche questa volta i colloqui durante il vertice dovrebbero concentrarsi sulla guerra di aggressione della Russia e sulle sue conseguenze. Secondo le sue stesse dichiarazioni, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà all'incontro. Dovrebbe esserci anche una mediazione tra Armenia e Azerbaigian, ma il presidente azero Ilham Aliyev non vuole partecipare all'incontro.