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SVIZZERAEcco cosa cambia ora per gli inquilini, e cosa si può fare per contestare l'aumento dell'affitto

01.12.23 - 09:32
Dopo l'annuncio del ritocco al tasso di interesse ipotecario, ci si attende ora un aumento della pigione. Il consiglio: «Agite rapidamente»
Foto TiPress
Fonte 20 Minuten
Ecco cosa cambia ora per gli inquilini, e cosa si può fare per contestare l'aumento dell'affitto
Dopo l'annuncio del ritocco al tasso di interesse ipotecario, ci si attende ora un aumento della pigione. Il consiglio: «Agite rapidamente»

ZURIGO - Quanti soldi potranno chiedere in più i proprietari di immobili ai loro inquilini dopo l'annuncio dell'aumento del tasso d'interesse ipotecario? È la domanda che si stanno ponendo in molti, ma soprattutto gli inquilini. Il quotidiano 20 Minuten ha provato a fare alcune stime di cosa significherà in concreto per le loro tasche questo ritocco percentuale. E per farle è andato a chiedere lumi a Michael Töngi, vicepresidente dell'Associazione degli inquilini. Innanzitutto, chi subirà un aumento dell'affitto?

«In linea di principio - spiega - potrebbero essere colpiti tutti gli inquilini che hanno beneficiato di riduzioni dell'affitto o che hanno affittato un nuovo appartamento da giugno 2017. Da allora il tasso di interesse di riferimento è stato dell'1,5% o inferiore. Se il proprietario non ha trasferito l'aumento di giugno, ora potrebbe chiedere il doppio del prezzo. Il tasso d'interesse di riferimento è riportato nel contratto di locazione».

Un'altra domanda cruciale che gli inquilini si stanno facendo in questo momento è da quando si applicherà l'aumento dell'affitto. Töngi afferma che «il locatore può richiedere un aumento alla prossima data di disdetta su un modulo approvato dal Cantone, che spesso è il 1° aprile 2024. Il locatore deve comunicare l'aumento almeno dieci giorni prima dell'inizio del periodo di preavviso». Se il "quando" si comincerà a pagare di più tiene sulle spine i locatari, il "quanto" sarà più caro l'affitto non è questione meno pungente.

Per Töngi, «la maggiorazione è del 3% se c'è già stato un aumento nel 2023. Se l'appartamento è stato affittato sei anni fa - argomenta - l'aumento sarà fino al sei per cento, perché verrà applicato il 40 per cento dell'inflazione e un supplemento per l'aumento dei costi generali. Questi ultimi - aggiunge - vengono spesso addebitati come somma forfettaria. Secondo l'associazione dei proprietari di casa, questo copre, ad esempio, l'aumento dei salari del custode e degli artigiani o i maggiori costi di gestione e manutenzione».

Ma vediamo ad esempio quanto aumenterà la pigione per un appartamento in affitto con un canone netto di 2.000 franchi al mese.

«Ci si dovrà aspettare un aumento mensile di 60 franchi se l'affitto è già stato aumentato quest'anno o se si è affittato l'appartamento da poco. Si tratta di 720 franchi all'anno. Se invece si abita nell'appartamento da più tempo, l'aumento dell'affitto può arrivare a 120 franchi, ossia 1440 franchi all'anno».

Non aumentano, invece, i costi accessori. Il tasso di interesse di riferimento «influisce solo sull'affitto netto» spiega Töngi, che comunque fa notare che seppur l'anno prossimo non vi dovrebbero esserci altri aumenti importanti, non vi saranno nemmeno riduzioni in tal senso. Come può difendersi comunque un inquilino da eventuali aumenti abusivi? «È possibile contestare per iscritto un aumento abusivo dell'affitto entro 30 giorni - sottolinea al quotidiano zurighese - l'Associazione inquilini offre un calcolatore di affitto e un foglio informativo proprio a questo scopo. L'associazione o il collegio arbitrale possono anche verificare l'aumento. L'associazione fornisce anche documenti per contestare rapidamente gli aumenti dell'affitto».

La stessa associazione ha anche diramato questa mattina una nota per dare alcune indicazioni al riguardo. «Molti proprietari di casa approfitteranno di questo aumento per aumentare le pigioni - si legge - questi non sempre rispettano la legge e approfittano troppo spesso di redditi abusivi. Invitiamo gli inquilini ad agire rapidamente». Interviene anche lo stesso presidente di ASI Svizzera Carlo Sommaruga per dire che «il sistema attuale ha fallito e le soluzioni annunciate dal Consiglio federale la scorsa settimana arrivano troppo tardi e non avranno alcun impatto sugli aumenti di pigione che saranno notificati a partire dal 1 dicembre».

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COMMENTI
 

Livio 11 mesi fa su tio
Come inquilino posso confermare che da oltre 15 anni non ho mai ricevuto nessun aumento e se necessario hanno sempre eseguito le riparazioni necessarie .

Ri-educa 11 mesi fa su tio
Risposta a Livio
Fantastico! Fa piacere sapere che esistono persone (secondo me) meravigliose! Un augurio di tanta serenità!

RemusRogue 11 mesi fa su tio
Risposta a Livio
Ma quando si abbassavano i tassi hai sempre chiesto e ti hanno sempre concesso il ribasso dell'affitto? perché se non l'hai mai chiesto in 15 anni significa che hai sempre pagato troppo e anche adesso avrai un tasso di riferimento vicino al 3% / 4%. Se così fosse grazie al cavolo sono capaci tutti anzi se la staranno ridendo alla grande.

Ri-educa 11 mesi fa su tio
Che dire.... Oggi è il primo dicembre, si apre la prima finestrella del calendario dell'avvento. Bello sarebbe che i proprietari degli appartamenti per una volta rinunciassero ad aumentare gli affitti. Un sogno? si lo so ma mi piace sognare. Siamo in un periodo dove vogliamo sempre più soldi, dove gli affetti sembrano contare sempre meno. Una frase mi è rimasta impressa dialogando un po'tempo fa con una persona ed è questa: IL CAPPOTTO DI LEGNO NON HA TASCHE , quanta verità, vale per tutti e merita (a mio parere) una riflessione. Felicità a tutti!

RemusRogue 11 mesi fa su tio
Secondo me la maggior parte delle persone non ha nemmeno mai chiesto il ribasso, la maggior parte viaggeranno con un interesse vicino al 2,5/3%... poi posso sbagliarmi...

Rosso Blu 11 mesi fa su tio
Risposta a RemusRogue
Esatto, proprio così. E dove vanno i soldi che guadagnano quando sul contratto appare più del 2%?!?! Poi, noi inquilini dobbiamo aspettare la scadenza del contratto, inviare una raccomandata per chiedere l'adattamento mentre al rovescio TUTTO E SUBITO.

AddavenìBaffone 11 mesi fa su tio
E la politica invece si preoccupa della diminuzione della franchigia. Mai una volta dalla parte del cittadino, sempre seduti dalla parte sbagliata...

Libero 11 mesi fa su tio
Tutte chiacchiere inutili i prezzi aumentano e non abbiamo nessuna tutela

tschädere 11 mesi fa su tio
politica fasulla.svegliatevi e non raccontarci che e troppo tardi per intervenire.dovete agittarvi e non andare agli aperitivi vicino al palazzo delle menzogne a berna ,i quali sono offerti dalle immobiliare grandi.una e presentissima a berna dove il ceo e anche stadt präsident di berna,sindaco.
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