Caso di febbre emorragica Crimea-Congo in Spagna. A trasmetterla è la zecca Hyalomma, che già da tempo ha fatto la sua comparsa in Svizzera
ZURIGO - Un anziano è stato ricoverato in ospedale nella provincia spagnola di Salamanca, dopo essere stato morso da una zecca "Hyalomma marginatum" e aver contratto la febbre emorragica Crimea-Congo.
La specie di zecca in realtà si trova solo in Africa, Europa sud-orientale e Asia. Tuttavia, diversi fattori ne stanno determinando la diffusione nel resto d'Europa.
Sintomi della malattia - I sintomi - come riferisce l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) - si manifestano improvvisamente e sono: febbre alta, brividi, vomito, mal di testa, dolori alla nuca o alla schiena, dolori muscolari, vertigini, sensibilità alla luce. Poi segue una fase di variazioni d’umore e un periodo di sonnolenza. L’infezione può talvolta degenerare in una forma grave con conseguenze su diversi organi (ad esempio il fegato, la milza, i reni), accompagnata da sanguinamenti (motivo per il quale viene chiamata “febbre emorragica”). La letalità può raggiungere il 40%. Non esiste nessuna terapia specifica, anche se la ribavirina sembra essere efficace.
Trasmissione e prevenzione - La malattia viene trasmessa principalmente dalle zecche del genere Hyalomma, che sono parassiti ematofagi e si trovano comunemente nelle zone umide e nelle aree con vegetazione alta. Possono raggiungere dimensioni pari a tre volte le "cugine" nostrane.
La zecca punge solitamente dopo uno o due giorni. Pertanto, il suggerimento è quello di controllare il proprio corpo dopo essere stati in zone pericolose.
I principali ospiti naturali del virus sono la lepre e il riccio, così come anche i bovini, la pecora, la capra, il cavallo, il maiale e alcuni tipi di uccelli. Il virus si trasmette anche attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei (principalmente sangue, vomito e escrementi) di essere umani infetti o di animali domestici e selvaggi, vivi o morti. Inoltre, l’infezione da oggetti contaminati o da goccioline contenti virus non è da escludere.
Per ridurre al minimo il rischio di puntura di zecca, gli esperti sottolineano l'importanza di restare sui sentieri segnalati. Se non è possibile evitare il contatto con l'erba, si consiglia di coprire il più possibile la pelle indossando stivali e calzini alti, pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe.
Ad oggi non esiste alcun modo per proteggersi dall’epidemia di febbre Crimea-Congo e manca una terapia.
Distribuzione geografica - La malattia è endemica in Africa, Europa sud-orientale e Asia e i casi di solito si verificano non oltre l'altezza approssimativa del Canale della Manica. Tuttavia, le zecche infette si stanno diffondendo sempre più in altre regioni. Secondo National Geographic, la ragione di ciò è l’aumento globale della temperatura, il cambiamento dei modelli di migrazione degli uccelli e il trasporto degli animali.
La specie di zecche tropicali è stata rilevata sporadicamente anche in Svizzera. I primi casi risalgono già al 1975. I ricercatori hanno stabilito che la specie è stata introdotta da uccelli migratori. Tuttavia in Svizzera la presenza della zecca Hyalomma non è stata ancora rilevata in modo sistematico.
Sempre secondo l'Ufsp, almeno fino alla fine del 2023, nessun caso di febbre Crimea-Congo è stato rilevato in Svizzera. Pertanto le autorità valutano il rischio di infezione in questo Paese come «estremamente basso».