Inviato oggi in consultazione il progetto preliminare di legge formulato dal Governo
BERNA - Le condizioni di lavoro degli infermieri vanno migliorate, anche allo scopo di ridurre gli abbandoni precoci della professione. È quanto si propone il Consiglio federale col suo progetto preliminare di legge inviato oggi in consultazione. Nel frattempo, da inizio luglio partirà l’offensiva sul fronte della formazione per aumentare il numero di infermieri, realizzando in questo modo una parte dell’iniziativa sulle cure infermieristiche accettata dal popolo nel 2021. Per realizzare tale obiettivo saranno a disposizione poco meno di un miliardo di franchi, fra contributi federali e cantonali, distribuiti su otto anni. Sempre da luglio, poi, gli infermieri potranno fatturare determinate prestazioni a carico delle assicurazioni sociali senza prescrizione medica.
Rimpolpare i ranghi - Nei prossimi anni, indica una nota governativa odierna, il fabbisogno di infermieri crescerà nel contesto di una carenza di personale specializzato. Per poter mantenere la qualità delle cure occorre formare un maggior numero di diplomati e migliorare le condizioni di lavoro affinché il personale specializzato permanga più a lungo nella professione.
Per raggiungere tali obiettivi è necessaria un’ampia offensiva sul fronte articolata in tre parti. In primo luogo, i Cantoni sosterranno finanziariamente gli ospedali, le case di cura e le organizzazioni Spitex che offrono posti di formazione pratica per infermieri diplomati.
In secondo luogo, potranno sostenere finanziariamente in caso di necessità le persone che frequentano una formazione in cure infermieristiche presso una scuola universitaria professionale o una scuola specializzata superiore. In terzo luogo, le scuole universitarie professionali e le scuole specializzate superiori riceveranno contributi per creare ulteriori posti di formazione.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla nuova legge federale sulla promozione della formazione in cure infermieristiche che entrerà in vigore a inizio luglio, A partire da quel momento, i Cantoni potranno chiedere contributi federali per una durata massima di otto anni. La Confederazione parteciperà al massimo per metà ai costi dei Cantoni. Complessivamente la formazione nel settore delle cure infermieristiche sarà promossa da Confederazione e Cantoni con poco meno di un miliardo di franchi in otto anni.
Maggiore responsabilità - Sempre da luglio, gli infermieri potranno fatturare determinate prestazioni a carico delle assicurazioni sociali senza prescrizione medica. A tale scopo è stata adeguata di conseguenza la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal).
Si tratta di prestazioni relative ad accertamento, consigli e coordinamento nonché delle cure di base. Se la fatturazione diretta delle prestazioni dovesse comportare un loro aumento quantitativo e, di conseguenza, un aumento dei premi delle casse malati, i partner tariffali dovranno negoziare un meccanismo di controllo.
VPOD «non soddisfatto» - Le misure proposte dal Consiglio federale «sono insufficienti» e «troppo tardive» per affrontare «la grave carenza di personale qualificato che si sta profilando». Così ha reagito il Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP), che chiede ai Cantoni di assumersi le proprie responsabilità adottando provvedimenti immediati.
PS: «Un passo nella giusta direzione» - Per il PS, il piano governativo è comunque «un passo nella giusta direzione», ma non deve ignorare i problemi di finanziamento delle cure e del personale. Per il PS, la priorità è migliorare le condizioni di lavoro per garantire la qualità delle cure. L'urgenza della situazione cresce di giorno in giorno e richiede un'azione rapida.