Il 53enne è stato sottoposto a un trapianto di midollo. Conviveva con la malattia da oltre trent'anni e aveva pure la leucemia.
GINEVRA - Un paziente affetto da HIV in terapia presso l'Ospedale universitario di Ginevra (HUG) è considerato con buone probabilità guarito dal virus. La notizia è stata confermata dalla rinomata rivista scientifica "Nature Medicine".
L'uomo, in cura presso il nosocomio romando, è stato sottoposto a un trapianto di midollo osseo e, nel paziente, il virus dell'immunodeficienza umana non è stato rilevato per 32 mesi, come ha annunciato oggi lo stesso HUG.
Il caso è estremamente raro. Solo sette persone al mondo, compreso il 53enne in degenza a Ginevra, possono infatti considerarsi sulla buona strada e con buone probabilità di guarite dall'infezione.
La rivista specializzata ha fornito oggi una versione inedita del manoscritto redatto dai ricercatori coinvolti nella sensazionale rivelazione così da consentire un accesso anticipato ai risultati. Tuttavia, prima della pubblicazione definitiva, il manoscritto sarà sottoposto a ulteriori modifiche.
Secondo lo studio, il paziente era affetto dall'HIV da oltre 30 anni. La sua diagnosi risale al 1990. All'anamnesi si aggiunge poi un tumore del sangue sviluppato nel 2018. Per curare la leucemia l'uomo è stato quindi sottoposto a un intervento che prevedeva il trapianto di midollo osseo, ottenuto da un donatore. Un mese dopo l'operazione, i test hanno mostrato che le cellule malate del 53enne erano state completamente sostituite da quelle sane provenienti dal donatore.
Dal novembre 2021 inoltre il paziente non ha più assunto farmaci contro l'HIV e gli esami effettuati dopo l'interruzione del trattamento farmacologico non hanno rilevato alcuna particella virale, né cosiddetti serbatoi di virus latente.
Quanto riscontrato all'HUG, come detto, è raro, e questo non solo perché l'eradicazione del virus appare pressoché impossibile, ma anche perché il caso in questione si distingue dalle altre remissioni osservate finora. Nei sei pazienti che al mondo sono stati considerati guariti dall'infezione, prima di lui, sono infatti stati trapiantati tessuti che provenivano da donatori con la rara mutazione genetica nota come "CCR5 delta 32", conosciuta per rendere le cellule resistenti all'HIV. Il donatore del paziente operato a Ginevra non presentava questa mutazione.