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SVIZZERASe ne vanno. E non è per i soldi

24.09.24 - 18:31
Bassi salari, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata ed elevato carico di lavoro. I dipendenti del settore sanitario sono alla frutta.
Marijan Murat/dpa
Se ne vanno. E non è per i soldi
Bassi salari, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata ed elevato carico di lavoro. I dipendenti del settore sanitario sono alla frutta.

ZURIGO - Il settore sanitario ha bisogno di soluzioni per trattenere i propri dipendenti, e con urgenza. Non solo è sempre più difficile trovare personale qualificato, ma sono sempre più i dipendenti che si danno letteralmente alla fuga.

Secondo un'indagine dell'Osservatorio svizzero della salute, uno specialista su sette ha intenzione di lasciare il proprio lavoro. Un quarto del personale infermieristico non riesce nemmeno a immaginare di dover restare a fare il proprio lavoro a lungo termine.

Qualità dell'assistenza a rischio - «Prima di cercare semplicemente di aumentare il numero di apprendisti, dovremmo saperne di più», spiega Andreas Gerber-Grote, direttore del Dipartimento della salute della ZHAW.

Con l'indagine, l'Osservatorio sta quindi cercando di capire perché si sta esaurendo il numero di lavoratori qualificati. La situazione è drammatica. Gli alti tassi di assenteismo e di fluttuazione, oltre al peggioramento della carenza di personale, mettono a rischio un'assistenza di qualità.

I salari sono secondari - Oltre alle eventuali intenzioni degli operatori sanitari di lasciare il lavoro, lo studio ha analizzato anche le motivazioni. Lo squilibrio tra vita privata e professionale sembra essere la ragione principale di questo esodo. Anche la mancanza di opportunità di crescita sembra contribuire. Ciò che colpisce, è che lo stipendio viene dopo tutta una serie di fattori che non sono di natura economica.

«Non funzionerà senza specialisti» - «Ogni anno, professionisti di tutti i settori della sanità abbandonano l'assistenza ai pazienti», conclude Gerber-Grote. I risultati dell'indagine devono ora essere trasformati in misure che fungano da soluzione al problema. «Solo così avremo operatori sanitari ben formati e soddisfatti, senza i quali semplicemente non funzionerà».

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COMMENTI
 

Rob67 1 mese fa su tio
In principio è una bella professione , ma la politica e il Dio denaro li hanno rovinati. Turni estenuanti, poco personale e sempre meno, non sostituito alla pensione/malattia, vacanze saltate o non possibili quando si desidera ( Natale diventa quasi impossibile dato che poi bisogna sempre rientrare per qualche malattia), pressioni, personale in burn out da tempo, cambi turni nel mese più e più volte per far comunque quadrare l'organizzazione aziendale. E si perché di azienda parliamo anche se la paghiamo noi in parte con le casse malati. Ore in più accumulate, non è più un servizio come già alcuni dicono. Peccato una professione bella in principio ma rovinata con gli anni. Coinciliabilità con la famiglia di fatto poco, le percentuali basse sono mal viste e si pensa spesso che non si ha voglia di lavorare quando si decide di avere a cuore il progetto di dedicarsi alla crescita e all'educazione dei figli. Poco sostegno e riconoscimento in generale , e perché no anche economico. Con il carovita solo briciole di aumento tipo contentino. Responsabilità elevate, non ne vale la pena

Eneri 1 mese fa su tio
La sanità non è più una cosa seria: dalle casse malati, a medici specialisti milionari, alla case farmaceutice e alle cliniche miliardarie.

Kelt 1 mese fa su tio
La sanità è diventata business e non più un servizio. Così come molte altre cose (posta, ferrovia ecc. ecc.) I lavoratori del settore dovrebbero essere tutelati e gratificati, sotto tutti i punti di vista. I reali costi delle strutture e gli stipendi di medici, primari, direttori sanitari e stakeholders di case anziani e cliniche private dovrebbero essere trasparenti. Le tasse in ogni paese evoluto servirebbero per pagare i servizi essenziali alla cittadinanza e non servire a fare sconti alle imprese. Perché dovrei preoccuparmi se un ospedale o un ufficio postale sono in perdita? Sono servizi diamine! Domani che facciamo? chiudiamo un museo o una scuola perché non rende? Il punto è che nessuno vuole affrontare l'argomento davvero: perché chi guadagna 40k fr. l'anno deve pagare un premio cassa malati come chi guadagna 1 milione? Pensateci su e capirete perché la Svizzera è un paese rich friendly...

Ti_vedo 1 mese fa su tio
Mettetici pure solerti e miopi HR che interpretano e attuano regolamenti altrettanto discutibili… Anche nella sanità c’è molta precarietà… Alla faccia dei costi della salute che ci strizzano il borsellino. Il personale maltrattato e qualcuno gongola con i nostri soldini….

Celoblu 1 mese fa su tio
Se ne vanno perché la politica aveva deciso tempo fa che 1 operatore OGNI 10/15 clienti/residenti/“pazienti BASTAVA… quindi oberati di lavoro, obbligo di scrivere a PC per manuale di qualità richiesto dal cantone/politica, quasi nulla la relazione cliente/curante CHE SI SA E’ IL PRIMO STEP PER IL BENESSERE DELLA PERSONA IN DIFFICOLTÀ, quindi la politica del risparmio è di COMPLETA RESPONSABILITÀ di coloro che l’hanno decisa…

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Celoblu
Esatto, se i curanti si occupassero u po' di più dei pazienti e un po' si meno nell'aggiornare programmi al pc, risolveremmo un sacco di problemi: curanti con più tempo da dedicare a chi ha bisogno, meno stressati e degenti più seguiti.

francox 1 mese fa su tio
Se i manager, ceo , azionisti del settore vogliono aumentarsi le entrate, cosa che succede regolarmente, per forza tutti gli altri devono pagare per questo. Stipendi, paracaduti d'oro e bonus, li paghiamo noi. La storia si ripete, non solo nel settore sanitario. I "nobili" e tutti gli altri, la plebe.

MAHE93 1 mese fa su tio
Io ho lasciato il sanitario perché il malcontento che ce all’interno degli ospedali viene dipinto di rosa.. purtroppo alcuni non possono permettersi di abbandonare la professione o cambiarla perche piu in la con l’età (sarebbe stressante imparare un sistema nuovo soprattutto il nuovo programma informatico dell altro ospedale), altri vicini alla pensione quindi cercano di resistere.. mamme che rimangono a bassa percentuale perche il posto di lavoro è vicino a casa… Ho lasciato la professione di infermiere perché si continua ad aggiornare, sempre nuove cose inutili e non tengo piu a mente tutto. Sempre piu esperti (esperta clinica, esperta medicazioni esperta stomia…) e nessuno vuole piu curare i pazienti in reparto.. che tra l altro sono sempre piu maleducati si difendono dicendo „ma io pago la cassa malati“. Anche i programmi sui computer, sono spesso complicati ovvero vengono complicati, anche li sempre a inseriere nuove cose che al posto che migliorare le cure le peggiorano e le rallentano. Dedicavo più tempo a scrivere le cose nella cartella del paziente che al paziente. 80% dei giovani che si diploma non ha intenzione di lavorare in reparto tutta la vita, piuttosto si cambia. Per forza

MarcN.7 1 mese fa su tio
Risposta a MAHE93
I pazienti sono persone malate, dunque fragili, non siete allo stesso livello bello

marcello.sonia@hotmail.com 1 mese fa su tio
Sicuro è un problema di salario e tempo dedicato nel senso tanto lavoro in ore lavorate e pochi 💰 nel portafoglio.

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a marcello.sonia@hotmail.com
Mio figlio infermiere baratterebbe volenteri un aumento di stipendio con una settimana di vacanza in più (ora 4), o con un orario un po' più regolare. Nella stessa settimana si rischia di fare presti, tardi, spezzati e notti. Senza contare i cambiamenti dell'ultimo minuto per assenze. Alla lunga logora...

Cicredo 1 mese fa su tio
Risposta a marcello.sonia@hotmail.com
Vacanze come per gli insegnanti. Dicono che il loro lavoro è impegnativo psicologicamente, pesante insegnare ai bambini e supportare i genitori. I bambini ammalati con i genitori in ansia invece è una passeggiata

Marco2023 1 mese fa su tio
e dove vanno?

Rosso Blu 1 mese fa su tio
Io credo che oggi come oggi il problema di base è spremere il personale pur di raggiungere gli obbiettivi "cifre" che i piani alti vogliono e a tutti i costi. In secondo luogo anche i pazienti non sono più quelli di una volta, pagano premi esorbitanti e ovviamente pretendono di tutto e di più. Io penso sempre che gli Ospedali sono come dei "Casinò" comanda il Dio Denaro e non l'umanità

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Rosso Blu
Parlo per chi lavora in casa anziani. Quando ero ragazzo facevo volontariato e mi occupavo del bar, aiutavo i nonni a fare lavoretti, li portavo a spasso. Ora da una parte se non sei più che qualificato non ti puoi più avvicinare agli ospiti delle CpA nemmeno gratis. Dall'altra si arriva in CpA sempre più limitati nelle proprie risorse. Le casistiche sono sempre più pesanti. In teoria esiste un sistema che decide, a seconda della dipendenza, quanto personale ci vuole per ogni ospite. Sembra una bella cosa, ma purtroppo non è completo, non tiene conto dei problemi psichiatrici di queste persone. Più in là si va, più è probabile che ci sia qualche demenza senile, e questo richiede più tempo che il personale non ha.

Cicredo 1 mese fa su tio
Risposta a Rosso Blu
Obiettivo occupazione letti a 100%. Ricoveri sempre più corti con la conseguenza di dover fare l’impossibile in tempi ridotti. E con meno personale qualificato per risparmiare. Infermieri oltre 50 anni con turni massacranti. E obiettivi assurdi. I giovani cercano e ottengono posti con orari fissi e liberi il fine settimana. E’ un lavoro impegnativo sia dal punto fisico che psicologico. Quest’anno sono a 39 anni di diploma. Sempre lavorato.

Lukas82 1 mese fa su tio
Idem e non sono nel settore sanitario. Qualcosa é cambiato nel mondo del lavoro. Salario ok, ma lo stress alle stelle con ripercussioni famigliari.

Princi 1 mese fa su tio
anche io tra un paio d'anni me ne vado e non lavoro nel sanitario.

navy 1 mese fa su tio
Il lavoro, qualunque esso sia e dovunque, non è più sinonimo di certezze, di continuità, sicurezza, crescita e sviluppo. Questo era una base FONDAMENTALE nella testa delle persone di ieri, dell’altro ieri…. Oggi non è più così ed è un dato di fatto. Si è svalorizzato il LAVORO e questo da anni. Negli anni 90 questo “virus” era limitato, castigato. Ora pullula e colpisce tutti. I giovani in primis ma, alla fin fine, corrode tutte e tutti inesorabilmente. Non può che peggiorare. Credo.

May 4 1 mese fa su tio
"Se ne vanno. E non è per i soldi. Bassi salari,..." Un po' in contrasto.

mestesso 1 mese fa su tio
Risposta a May 4
Infatti, la prima cosa che emerge dall’articolo. Vanno tutti in dentro a lavorare per la gloria o per quel 20% in più? Guadagnare tanto lavorando meno…

Equalizer 1 mese fa su tio
Il problema è che sta arrivando una generazione "Vöia da fann saltom adoss" non tutti siamo chiari, ma molti di questi sono quelli che vogliono lavorare solo al 80 o 70% bello sicuramente, ma ricordatevi che quando andrete in pensione il calcolo verrà fatto in proporzione e la vedo dura campare con il 70% di AVS, poi questa generazione farà ancora meno figli perché più individualista e poco propensa al sacrificio che creare una famiglia comporta, e di conseguenza queste sono le persone che più spingono per l'immigrazione si perché se loro non fanno figli chi pagherà per le loro pensioni di domani? Ecco che allora gli immigrati vengono buoni, non per solidarietà ma per proprio egoistico beneficio. Sü gente dass da fa, spegnete Tik Tok e soci e darsi da fare seriamente, poi nei tempi morti i social aiutano a scaricare tensioni va benissimo ma qui ora c'è chi pensa di vivere sui social e nei tempi morti di lavorare, così andate dritti all'autodistruzione, si perché finiranno anche i soldi che vi hanno lasciato i genitori e allora calerà la notte per tanti.

Achoo 1 mese fa su tio
Risposta a Equalizer
Non è assolutamente questo il problema... e te lo dico da 41enne (quindi non nuova generazione) che lavora nel sanitario.

Suissefarmer 1 mese fa su tio
Risposta a Equalizer
come mai anni orsono, lavorava il marito, e manteneva tutta la famiglia, casa comprata e macchine eccc comprese le vacanze. oggi? lavori senza famiglia e non arrivi a fine mese, trava l'inghippo? i sacrifici li si fanno se si è ben retribuiti!

Equalizer 1 mese fa su tio
Risposta a Suissefarmer
Se il tuo alias è vero allora sai che menti, la casa comprata era un sogno anche allora, ed il marito che mantiene la famiglia è morto negli anni 90, le vacanze erano 2 settimane d'estate e sicuramente più modeste di quelle d'oggi e per quelle di natale se non avevi soldi lo sci lo guardavi in tele con Heini Hemmi e la Figini. Per non perdere il filo ti dico che ricordo bene la settimana di 45 ore nell'edilizia negli anni '80. Quindi sicuro che tutto era meglio prima? E la frase Governo ladro viene da lontano, quindi no, non era tutto più semplice prima ma il non avere ancora l'elettronica (che mi piace) permetteva di vivere il tempo libero, che oggi non trovate più perché piegati sullo schermo 3 ore al giorno.

Equalizer 1 mese fa su tio
Risposta a Achoo
Che ci sia penuria di personale è chiaro e lampante a tutti, spero, il dettaglio è che lavorare nella sanità o sociale non è per tutti e mi metto fra questi, aumentare gli stipendi porterà più personale? Dubito, farebbe solo salire oltre misura i costi delle casse malati, pensaci bene oggi un anziano in Ticino paga già oltre 500 franchi al mese di CM che di questo passo in 10/15 anni diventeranno 800/1000 mentre la pensione sarà salita forse di 300 franchi. I veri generatori di costi sono quelli in cima alla scala gerarchica, sono d'accordo che un buon medico o medico specialista abbia diritto ad un buon stipendio ma quelli di oggi sono ingiustificatamente stratosferici, queste persone non dovrebbero dimenticare che il muratore o l'idraulico o il carpentiere che stanno operando e dissanguando finanziariamente sono quelle persone che hanno costruito la sua casa e che senza di essi vivrebbe nelle stalle, quindi bisogna riconoscere il valore di tutte le persone, che loro nella società sono utili come tutti gli altri, ma non devono essere sopravalutati, questi vanno riportati con i piedi per terra, per ribilanciare i conti e poter ancora investire su nuovo personale qualificato e da qualificare.

Rigel 1 mese fa su tio
Risposta a Equalizer
Un bel giorno qualche genio ha deciso che bisognava documentare tutto, fare statistiche su ogni cosa, mettere nero su bianco ogni minimo dettaglio. Bella cosa, finalmente si conosceva esattamente il numero di guanti monouso usati, o il tempo che un paziente impiegava per espletare i suoi bisogni. Posso anche capire che dietro c'erano buone intenzioni, ma ricordo che il proverbio dice che la strada per l'inferno è lastricata di bione intenzioni. E che il troppo storpia Sto cercando di dire che i problemi della sanità sono tanti e uno è causato dalla troppa (esagerata) burocrazia. Un'infermiere, un medico, un fisioterapista hanno studiato per poter esercitare la loro professione, non per passare più della metà del tempo davanti al computer a riempire moduli! Liberateli da tutto questo e vedrete che improvvisamente ci ritroveremo con il doppio degli operatori sanitari, oltretutto meno stressati perchè faranno il mestiere che hanno scelto.

Achoo 1 mese fa su tio
Risposta a Equalizer
Non è un lavoro per tutti è ovvio, ma non bisogna nemmeno far scappare chi questo mestiere lo sa fare e non di parla solo di stipendio, ma condizioni lavorative pietose e richieste sempre maggiori... e in ogni caso anche se gli stipendi sono una parte importante, dubito siano la causa dei continui aumenti così come credo che il sistema cassa malati non sia più adeguato ai nostri tempi.

Equalizer 1 mese fa su tio
Risposta a Rigel
E su questo mi trovi al 100% d'accordo, la burocrazia ha rubato moltissimo tempo al personale, gioiscono quelli che fanno le statistiche, 80% di esse inutili, stipendi alti per giocare con i numeri, si perché la statistica è: L'arte di mescolare i numeri per ottenere il risultato più confacente alle proprie necessità. Disgraziatamente vero.

MAHE93 1 mese fa su tio
Risposta a Rigel
Esatto

mestesso 1 mese fa su tio
Il mondo intero é alla canna del gas, i politici e i potenti della terra sono convinti che con tecnologia e tentativi vari possono risolvere tutto, ma é solo illusione o temporaneo.

Simulator 1 mese fa su tio
non sta solo fallendo il settore sanitario ma anche il settore bancario, industriale, ristorazione e alberghiero…inutile dire la solita frase “ va tutto bene” non è così…stiamo in una grave crisi, i governi e sopratutto il Ticino devono trovare soluzioni immediate…siamo alla frutta!!!

airman21 1 mese fa su tio
Risposta a Simulator
Non sono i settori a fallire ma è l’Europa nel suo complesso che sta fallendo per vari motivi.
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