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SVIZZERA

La paghetta dei bambini svizzeri

Uno studio di Generali Svizzera porta alla luce l'entità dei "versamenti" effettuati dai genitori ai propri figli
Foto Deposit
Fonte Generali Svizzera
La paghetta dei bambini svizzeri
Uno studio di Generali Svizzera porta alla luce l'entità dei "versamenti" effettuati dai genitori ai propri figli

ADLISWIL - Di braccino corto. Almeno stando a quanto emerge da un sondaggio condotto da Generali Svizzera. La compagnia di assicurazioni ha voluto andare a vedere quali sono le abitudini di esborso delle mamme e dei papà svizzeri quando si tratta di provvedere al pagamento della tanto amata paghetta ai loro figli.

Ai bambini di 8 anni 10 franchi al mese - E quello che emerge non è proprio il massimo dell'elargizione. Uno dei risultati venuti alla luce è che «in media i bambini di 8 anni ricevono una paghetta mensile di 10 franchi». Altro dato ancora meno confortante: Un terzo dei bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni non la riceve.

L'indagine del gruppo assicurativo ha evidenziato che «l’importo della paghetta viene stabilito in base all’età e al livello della classe frequentata».

Ventotto franchi di paghetta mensile per chi ha 12 anni - Nella Svizzera francese - è emerso - i genitori «pagano in media quattro franchi in più rispetto alla Svizzera tedesca» e «la maggior parte dei genitori lascia che i figli usino liberamente» i loro soldi.

Guardando a quel 67% dei bambini svizzeri che tra i 6 e i 12 anni riceve la paghetta, si scopre che questa «aumenta con l’età dei figli».

I bambini di 6 anni «ricevono 8 franchi al mese», quelli di 8 anni come detto i famosi 10 franchi e quelli di 12 anni 28 franchi.

Età e livello della classe scolastica stabiliscono l'importo della paghetta - Se l'età (per il 41%) è un parametro determinante per stabilire l'importo della mancia e il livello della classe scolastica segue a ruota (incide per il 30%), viene rilevato comunque che i bambini possono guadagnarsi «un aumento della paghetta in funzione del proprio comportamento (24%), dello svolgimento di piccole mansioni domestiche (23%) e dei risultati scolastici (19%)».

Lo studio ha dimostrato anche che con questa retribuzione infantile «la maggioranza dei genitori vuole che i bambini imparino a gestire il denaro (78%)» e «diventare più indipendenti (62%)».

Ma in che modo spendere la piccola paga? «La maggior parte dei genitori (51%) lascia che i figli siano liberi di spendere la paghetta, il 28% discute con i figli su quali spese fare, un quarto dei genitori vorrebbe che una parte della paghetta venisse risparmiata».

I versamenti previdenziali per bambini - I versamenti però non si limitano al "salarietto": al contributo mensile vanno aggiunti i compensi previdenziali che genitori (74%) e nonni (42%) liquidano per i bambini.

Di quel 74% di genitori, «il 59% versa regolarmente sin dalla nascita del figlio, mentre il 15% inizia più tardi a risparmiare per il futuro economico» dei loro pargoli.

«La maggior parte dei genitori - indica l'indagine Generali - pianifica i versamenti per i propri figli fino all’età di 18 anni. Ogni anno vengono accantonati circa 1000 franchi svizzeri per ogni figlio. Più della metà ritiene che la somma risparmiata dovrà un giorno
essere messa nella libera disponibilità dei figli».

L’82% dei genitori versa su un conto di risparmio, «solo l’11% sottoscrive un’assicurazione sulla vita con formazione di capitale». I conti di risparmio tradizionali - spiegano da Generali - rappresentano «il modo più popolare di risparmiare per il futuro dei figli».

Una percentuale minore investe in piani di risparmio costituiti da fondi indicizzati quotati in borsa (ETF) o da fondi (13%). «Solo l’11% ha stipulato per i propri figli un’assicurazione sulla vita con formazione di capitale».

Rolf Magnani, Director Retail Life presso Generali, afferma che «rispetto a un normale conto di risparmio, la previdenza per bambini presenta il vantaggio di permettere ai genitori di risparmiare un capitale per i propri figli, proteggendosi al contempo dalle conseguenze finanziarie di malattie o infortuni».

Il prezioso apporto economico dei nonni - Oltre ai genitori, anche i nonni contribuiscono al futuro previdenziale dei figli, «aiutando
a costituire un capitale nel lungo periodo. Pertanto i nonni non solo svolgono un ruolo importante per la cura dei nipoti, ma anche per la loro sicurezza economica».



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