L'area può sembrare lontana, ma il suo impatto su economia e politica rossocrociate è netto, secondo l'ambasciatore Brühl
BERNA - Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale non possono lasciare indifferenti la Svizzera. Soprattutto considerando il ruolo chiave di quest'area nel commercio globale.
È quanto ha dichiarato l'ambasciatore svizzero nelle Filippine, Nicolas Brühl. La distanza tra la Svizzera e le acque contese può sembrare molta, ma diventa minima se pensiamo al numero di rotte marine che passano attraverso di esse e all'importanza che rivestono per il commercio, compreso quello rossocrociato.
«Sono estremamente rilevanti. I prodotti si muovono attraverso questa regione, così che siamo toccati direttamente o indirettamente».
Non c'è solo l'aspetto economico da tenere in considerazione, sottolinea Brühl.
Le tensioni tra Cina e Taiwan hanno un'importanza crescente per la Svizzera. Nonostante la sua neutralità, sottolineata a più riprese dall'ambasciatore - «Come paese neutrale, non abbiamo navi o imbarcazioni militari schierate qui, e questo è abbastanza chiaro» - Berna monitora attentamente le questioni di sicurezza asiatiche.
«Nel contesto globale più ampio, l'Indo-Pacifico è la regione in cui tutte le nazioni devono essere realistiche e non ingenue», ha affermato Brühl. «La Svizzera non lo è di certo».