Il politico, granconsigliere UDC in canton Svitto, comparirà oggi alla sbarra al Tribunale distrettuale di Zurigo.
ZURIGO - Il granconsigliere UDC di Svitto Bernhard Diethelm dovrà oggi rispondere di diverse accuse, tra cui esposizione a pericolo della vita altrui, tentata coazione sessuale e pornografia vietata davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo. L'uomo nega ogni addebito e parla di una questione privata.
Secondo l'atto di accusa nel corso di un presunto gioco sadomaso per il quale aveva promesso di pagare 4'200 franchi, Diethelm avrebbe «messo in pericolo senza scrupoli la vita di una donna», una prostituta. L'avrebbe minacciata, resa incapace di resistere e avrebbe cercato di costringerla a tollerare un coito.
Temendo che i vicini sentissero le urla, il 40enne aveva poi lasciato l'appartamento a piedi nudi, indossando ancora un collare e un guinzaglio. Durante la presunta aggressione, il politico - accanito oppositore delle misure di protezione dal Covid-19 - avrebbe inoltre indossato una maschera nera FFP2.
La pubblica accusa chiede una pena detentiva di quattro anni per l'uomo.
La scorsa settimana l'UDC del canton Svitto ha chiesto alla sezione locale di Wägital di sospendere immediatamente dal partito Diethelm, per lo meno fino a quando non sarà eventualmente assolto. Se il partito non dovesse fare quanto chiesto, l'UDC cantonale potrebbe decidere per un'esclusione temporanea della sezione di Wägital.