Il 40enne verrà rimpatriato in Russia, dove non vive da 2005, il prima possibile
ZURIGO - Residente a Odessa, ma con passaporto russo. Un 40enne, arrivato in Svizzera con lo scoppio della guerra in Ucraina, si è visto rifiutare prima lo statuto S, poi la domanda di asilo. Oggi si trova in un carcere di Zurigo, in attesa del rimpatrio. Per opporsi alla decisione della Segreteria di Stato della migrazione ha osservato uno sciopero della fame.
Ali Bataew, questo il suo nome, è fuggito da Odessa nel febbraio 2022 con un permesso di soggiorno ucraino. Lì, con sua moglie, aveva aperto un caffè. Quando era molto giovane (si parla del 2005) si era allontanato dalla Russia e, più in particolare, dalla Cecenia. Come racconta al telefono al TagesAnzeiger, non voleva «né affrontare Ramzan Kadyrov, né sottomettersi a lui».
Per anni aveva quindi vissuto tra Svezia e Turchia, facendo il camionista. Nel Paese nordeuropeo si era anche costruito una famiglia con sei figli, ma era poi stato espulso fino al 2024 per aver soggiornato in Siria - alle autorità svizzere ha raccontato che stava svolgendo attività umanitarie e il Tribunale amministrativo federale non ha rilevato che «alcuna informazione su un sospetto terrorismo».
Quando le prime sirene hanno cominciato a risuonare in tutta Odessa, è fuggito verso la Svizzera con l'attuale moglie, affermando di aver scelto il Paese elvetico come destinazione per la sua ricchezza e perché sperava di poter operare come camionista e aiutare l'Ucraina da qui. La sua richiesta di Statuto S rifiutata, aveva fino a ottobre 2022 per lasciare la Svizzera e quando questo non è avvenuto, è stato arrestato.
Dopo dieci mesi - e il rifiuto di una domanda di asilo da parte della Sem e uno sciopero della fame di 57 giorni - Bataew sta ancora aspettando di essere rimpatriato verso la Cecenia. Stando alla Sem: «In linea generale, al momento in Russia non sussistono disordini e violenze. La situazione dei diritti umani permette perciò il rimpatrio di persone la cui richiesta di asilo è stata respinta».
Bataew, tuttavia, teme per la sua vita. È convinto che, una volta in Russia, verrà torturato e ucciso.