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LUCERNAProstitute sotto pressione: camere costose e prestazioni scontate

20.10.24 - 16:00
L'organizzazione Bloved denuncia: «Donne sfruttate e in balia di pigioni arbitrarie». Una ragazza: «800 franchi a settimana, per una stanza»
20min/Celia Nogler
Fonte 20min
Prostitute sotto pressione: camere costose e prestazioni scontate
L'organizzazione Bloved denuncia: «Donne sfruttate e in balia di pigioni arbitrarie». Una ragazza: «800 franchi a settimana, per una stanza»

LUCERNA - È uno squarcio inquietante sul mondo a luci rosse del nostro Paese quello che arriva da Lucerna. Qui infatti a essere sotto pressione sono le prostitute, stritolate tra il caro affitto delle camere e i prezzi delle prestazioni al ribasso.

A denunciarlo è Christina Jeremić, assistente sociale e capogruppo dell'organizzazione umanitaria Bloved che denuncia: «Le donne sono attirate da false immagini e promesse», per poi trovarsi «in balia dei prezzi arbitrari delle camere». Ma quanto costa una stanza dove esercitare la professione? Secondo l'approfondimento di 20minutes una camera in un bordello costa fino a 170 franchi a notte e questo - secondo l'intervistata - significa che le donne devono abbassare i compensi per lavorare di più.

I prezzi nel settore del sesso seguono le regole dell'economia di mercato, spiega ancora Christina Jeremić: dove c'è molta domanda, il sesso può essere offerto a cifre più alte. Ma se le donne sono costrette a pagare affitti elevati, le cose cambiano, tanto che «la situazione attuale costringe le donne a vendersi per meno soldi».

Sfruttamento e tratta di esseri umani - Ma la cosa più inquietante viene sollevata solo in un secondo momento ed è relativa all'ipotesi che a Lucerna si verifichi una vera e propria tratta di esseri umani, ossia che qualcuno venga reclutato e poi sfruttato con la forza, l'inganno, la minaccia e la coercizione. A questo proposito, infatti, l'assistente sociale conferma che a Lucerna il traffico di esseri umani è un altro problema. È il caso delle donne che offrono rapporti sessuali in appartamenti privati ​​e i clienti vengono procurati da veri e propri sfruttatori, situazione peraltro «difficile da contrastare».

Sull'argomento è intervenuto anche Simon Kopp, portavoce della procura di Lucerna, per il quale invece per gli affitti seguono le consuete linee guida e i requisiti legali. Ma non solo, Kopp aggiunge poi che «la polizia di Lucerna ha sempre una visione d’insieme della situazione nell’intero cantone».

Di tutt'altro avviso è invece Christina Jeremić, che sottolinea un'altra criticità. E cioè che le donne che non possono pagare la stanza, perché hanno pochi clienti, vengono minacciate. «Cosa che spesso le spaventa, soprattutto se non parlano bene il tedesco». Così che alcune di loro «restano in Svizzera senza passaporto, affidandosi a terze persone».

Il racconto - Una prostituta ha accettato di raccontare la propria esperienza vissuta a Waldibrücke nei dintorni di Lucerna. «Le stanze erano piccole - racconta la donna -. Si poteva vedere nell'altra stanza attraverso pareti divisorie sottili». Ma il grosso del problema è di tipo economico. «Se non guadagni nulla - continua - devi comunque pagare il prezzo intero dell'affitto, altrimenti sarai minacciata dalla polizia».

Quanto invece alla pigione, «ho dovuto pagare 800 franchi per la stanzetta e dietro il sottile divisorio c'era un'altra ragazza che ha dovuto versare anche lei 800 franchi». Il totale è presto fatto: 1.600 franchi la settimana. «La cifra non corrisponde alle condizioni dell’appartamento», conclude la donna, lamentando anche la mancanza di privacy, oltre che di finestre nella stanza.

Il proprietario, interrogato da 20minuten, si è trincerato infine dietro a un «affittiamo l'immobile a terzi a prezzi di mercato». Sarà, ma per l'organizzazione umanitaria Bloved, anche le false promesse sullo stato delle stanze rientrano a pieno titolo nel traffico e nello sfruttamento delle donne.

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