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SVIZZERA

«Voglio distruggere, voglio ferire». Il detenuto più famoso approda sul ring (con qualche domanda)

Keller non ha una licenza ma la prevendita del suo match d'esordio va a gonfie vele. E qualcuno parla di un avversario pagato per perdere
20min/Céline Trachsel
Fonte 20 Minuten
«Voglio distruggere, voglio ferire». Il detenuto più famoso approda sul ring (con qualche domanda)
Keller non ha una licenza ma la prevendita del suo match d'esordio va a gonfie vele. E qualcuno parla di un avversario pagato per perdere

WINTERTHUR - È stato per anni il detenuto più noto e discusso della Svizzera, ora come pugile sbanca il botteghino. Il debutto di Brian Keller, previsto per il 26 aprile a Winterthur, fa registrare prevendite da record. La curiosità di vederlo sul ring, dopo i molti articoli che gli sono stati dedicati negli anni, è forte, anche se di fatto non ha una licenza ufficiale e se gli esperti non lo ritengono allo stato attuale un possibile campione.

Per Keller un incasso in base ai biglietti venduti - L'incontro è organizzato dall'ex campione mondiale di Muay Thai Mustaf “Musti” Kicaj, l'avversario sarà un judoka francese poco conosciuto, Claudie Wilfried. Anche per lui sarà il primo match, che ha accettato senza sapere nulla di Kelller. Per lui l'incasso è definito, mentre lo svizzero guadagnerà in base al numero di biglietti venduti. I prezzi vanno da 30 a 250 franchi per due debuttanti, è prevista anche una diretta a pagamento su YouTube.

Le sue forti dichiarazioni - L'ex detenuto ha portato vari slogan a effetto, parlando di come il suo passato difficile abbia forgiato il suo carattere, indispensabile per battersi sul ring. «Non vedo l’ora di combattere. Perdere non è un’opzione. Non ci penso nemmeno», ha detto. «Finalmente posso mostrare cosa ho dentro. Voglio progredire nello sport». Su Tik Tok, al momento dell'annuncio della sfida, aveva scritto che «Voglio combattere, voglio distruggere, voglio ferire». In merito ai combattimenti da strada cui prendeva parte, afferma che ora è tutto diverso: «Non si combatte per un ego ferito, ma per il futuro. Ho sognato di combattere per anni in prigione. Ho sempre voluto combattere, purtroppo sono rimasto in carcere per così tanto tempo e sono felice che ora possa finalmente realizzarsi». Le critiche, ha ammesso, a volte gli danno fastidio ma ha intenzione di proseguire per la sua strada.

La licenza e le voci su Tik Tok - E sempre sul social qualcuno si dice convinto che Wilfried è pagato per perdere, ipotesi negata da Kicaj. Keller non ha ancora una licenza ufficiale e Swiss Boxing non pare intenzionata a concedergliela. Ma lui tira dritto e il match si disputerà in ogni caso. Parte dell'incasso potrebbe essere devoluto a missioni umanitarie in Africa.

Anche Wilfried convinto di vincere - L'avversario pare a sua volta sicuro di sè. «Andrà tutto bene. Sarà una passeggiata per me. Sono convinto che vincerò. Ho avuto abbastanza tempo per prepararmi e l'ho sfruttato».


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