Per la consigliera federale la situazione migratoria è infatti di nuovo tesa. E potrebbe ulteriormente peggiorare
KRANJ - Alla riunione informale dei ministri di giustizia e degli interni europei, tenutasi oggi a Kranj, in Slovenia, la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha chiesto una rapida riforma del sistema Schengen/Dublino. La situazione migratoria è di nuovo tesa, ha argomentato la sangallese.
Keller-Sutter ha fatto riferimento al numero crescente di richiedenti asilo provenienti dal Maghreb, che arrivano in Spagna e Italia. Ma a destare preoccupazione è anche l'aumento di migranti che attraversano il confine fra la Bielorussia e la Lituania, senza dimenticare quanto accade in Afghanistan.
«Non possiamo subire un'altra crisi migratoria come quella del 2015», ha detto la ministra, citata in un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). «È l'ora dei compromessi e delle soluzioni concrete: dobbiamo procedere insieme».
Inoltre, bisogna fare i conti con il fatto che dopo il coronavirus potrebbero esserci di nuovo grandi movimenti migratori. Keller-Sutter teme che l'Europa non sia preparata e chiede quindi di concordare con urgenza gli elementi fondamentali della riforma. La consigliera federale ha espresso il rammarico della Svizzera, dato che finora non è stato possibile trovare un consenso su questi punti chiave.
«L'obiettivo comune dev'essere un sistema d'asilo solido e credibile, dalla protezione delle frontiere esterne fino all'esame delle domande e alla politica dei rinvii», ha affermato Keller-Sutter, sempre secondo quanto riporta la nota. La maggioranza dei ministri presenti ha ritenuto giunto il momento di rafforzare a lungo termine il sistema Schengen/Dublino preparandolo alle sfide future, assicura il DFGP.
Tuttavia, la consigliera federale ha confidato ai giornalisti svizzeri di avere l'impressione che si siano formati due blocchi. Da un lato gli Stati mediterranei, che vorrebbero una soluzione in blocco, contrapposti agli altri Paesi, tra cui la Confederazione, che vorrebbero affrontare il tutto in modo pragmatico, una misura dopo l'altra.