L'incendio di venerdì scorso alla Nima è di natura dolosa. Lo proverebbero le immagini in cui si vede un uomo che dà fuoco al magazzino dell'azienda
GIUBIASCO - La pista seguita dagli inquirenti è quella del dolo. La mano di colui che, nelle prime ore di venerdì scorso, 24 luglio, ha appiccato il fuoco all'interno dell'officina Nima di Giubiasco, è ancora ignota.
Casco in testa versa liquido infiammabile e poi dà fuoco al magazzino - La polizia cantonale ha effettuato i rilievi di rito necessari agli investigatori per effettuare le ricerche del piromane. Tra il materiale a disposizione vi sono anche le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza allegate all'articolo, forniteci dal titolare della ditta, Nicola Mladenovski. Nel video si vede un uomo con un casco in testa che, dopo aver versato del liquido infiammabile su bidoni e diversi oggetti depositati all'interno del locale, accende il fuoco e si dà alla fuga.
Il titolare della ditta preoccupato: "Non riesco a spiegarmi chi e perché possa aver fatto una cosa del genere" - Mladenovski non nasconde la sua preoccupazione su un fatto inquietante. Soprattutto perché non sa spiegarsi chi possa avercela tanto con lui, a tal punto da commettere un atto di questo genere: "E' da tre giorni che non mi sento più tranquillo. Chi compie un gesto così di solito lo fa quando ha subito un torto grandissimo. Io non riesco a trovare spiegazioni logiche. Io sono un tipo tranquillo e in cuor mio so di non avere fatto del male a nessuno".
Con la pubblicazione di questo video, forse qualcuno mi può aiutare - Il titolare spera che con la pubblicazione di questo video qualcuno possa riconoscere o fornire elementi utili alla polizia per risalire al colpevole.
"Mai avuto minacce in passato" - In tutti i casi Mladenovski esclude che questo gesto sia da considerare un atto intimidatorio: "Non ho mai avuto minacce o richieste di denaro. Avrei avvertito subito la polizia se fosse capitata una cosa del genere".
L'incendio del 16 dicembre del 2011 al capannone Regazzi - La Carrozzeria Nima Sagl, che ha la sua sede in via Industrie 25, non è la prima volta che subisce dei danni a causa di un incendio. "Il 16 dicembre del 2011 andarono in fumo gli stabili Regazzi di Gordola" ricorda Mladenovski - "ma quella era un'altra storia". Allora andarono distrutti 4.000 metri quadrati di superfici industriali e commerciali che comprendevano ditte attive in diversi ambiti, garage, carrozzerie e depositi di aziende del settore edilizio.