Dopo le ultime decisioni del Municipio, l'assemblea del CSOA Il Molino prende posizione. «Continueremo a proporre le attività all'interno dello spazio»
LUGANO - Dopo qualche giorno dalla decisione del Municipio di Lugano di non rinnovare la convenzione che lega gli Autogestiti al Macello, l’assemblea del CSOA Il Molino ha finalmente preso posizione. E lo ha fatto con parole dure, in attesa della disdetta: «Qui siamo, qui restiamo! Il Molino non si tocca!».
Il dito è puntato contro, prevedibilmente, la politica: «Ma quanto sa essere ipocrita questa città?». Questo il commento relativo alle destinazioni che erano state ipotizzate in passato per la struttura. «Negli anni per l'ex-Macello si sono susseguite le proposte più disparate e improbabili: dalla cittadella per i/le bambini/e, all’insediamento del liceo e del museo di scienze naturali. Un acquario o un acqua park forse potevano essere più verosimili, vista la vicinanza con il lago. Dopo tutti questi anni di sparate rimane il fatto inconfutabile dell’appetibilità del sedime».
A far “storcere il naso” all’assemblea del CSOA Il Molino è anche il «bando internazionale» per il nuovo progetto, «deciso dagli arruffoni, dai papponi, dagli imprenditori, dai fiduciari, dai destroidi, dai razzisti, dai radical vip, dagli aperò chic in terrazza che proliferano sulle rive stagnanti di questa città».
E sulle modalità di decisione: «Lasciamo perdere. Unilaterali ed escludenti in partenza, riflesso del marcio di cui sopra».
L’assemblea ricorda che il Molino è una realtà autogestita, «che occupa uno spazio, che le bollette le ha sempre pagate e che da sempre ha gestito, pulito, ristrutturato e messo in sicurezza in maniera autonoma lo spazio. E che proprio perchè spazio occupato, anticapitalista e di conflitto, si rivendica il fatto prettamente politico di non pagare un affitto, come strumento di rottura a sostegno di pratiche meticce, antirazziste, antifasciste, antisessiste e antipatriarcali di socialità, di condivisione e di sperimentazione, di uno spazio, stavolta sì, attraversato e partecipato da tante diversità e alterità della popolazione».
L’assemblea infine ribadisce che continuerà, come fa da 23 anni, a proporre le proprie attività «all’interno dello spazio e nelle strade».