Il Ministero pubblico ha deciso che non ci saranno conseguenze penali. Si è trattato di un “evento imprevedibile, nessuno puo’ essere accusato di negligenza”
BONDO - Inchiesta chiusa: non ci saranno conseguenze penali per la frana di Bondo dove morirono otto persone il 23 agosto 2017. Lo ha deciso il ministero pubblico grigionese negli scorsi giorni. La notizia è riportata oggi dalla Nzz. Per il procuratore pubblico Maurus Eckert, “l'evento in quel momento era imprevedibile, motivo per cui nessuno può essere accusato di negligenza”. La decisione però non è ancora definitiva, scrive il domenicale. Il Ministero pubblico aveva aperto un’inchiesta per determinare eventuali responsabilità, ma non aveva coinvolto eventuali persone contro cui indirizzare le accuse.
A perdere la vita furono otto escursionisti, travolti dalla frana che si staccò dal Piz Cengalo, una delle frane più massicce avvenute in Svizzera negli ultimi 130 anni. Le successive colate di detriti e fango provocarono ingenti danni e gravi disagi al villaggio di Bondo e ai vicini abitati di Promontogno, Spino e Sottoponte. I danni alle costruzioni sono stati successivamente valutati in circa 41 milioni di franchi.