Il dottor Garzoni commenta il "doppio zero" odierno: «Numeri incoraggianti, ma i contagi risaliranno»
L'invito è a non abbassare la guardia: «Non è ancora il caso di organizzare party sulle rive del fiume»
LUGANO - «Sono numeri sicuramente incoraggianti. Che tra l'altro si stanno ripetendo da diversi giorni». Anche per Christian Garzoni, direttore sanitario della Clinica Luganese Moncucco, il "doppio zero" registrato oggi in termini di contagi/vittime da Covid-19, è un segnale decisamente positivo che non può passare inosservato. «Vuol dire che le misure di contenimento adottate dalle Autorità sono state efficaci e abbiamo potuto, se non debellare il virus, almeno ridurlo sensibilmente», ha commentato oggi ai microfoni di Radio Ticino.
Garzoni ringrazia a tal proposito la popolazione ticinese: «È stata in grado di seguire molto bene le raccomandazioni quali il rispetto della distanza sociale, l'evitare i contatti inutili, il lavarsi le mani e l'uso delle mascherine quando serve».
Tuttavia per il medico questo non può equivalere a un "libera tutti": «La fase 1 ce la siamo lasciata alle spalle, però la guardia non va abbassata. I numeri è plausibile che riaumentino. Insomma, non è il caso di organizzare il party sulle rive del fiume o in spiaggia. Dobbiamo restare vigili».
Con l'arrivo del caldo e i condizionatori che tornano a funzionare sorge inoltre la preoccupazione riguardo la possibilità che questi ricicli d'aria possano fungere da diffusori del virus. Preoccupazione che Garzoni non si sente di smentire: «A maggior ragione mantenere la distanza sociale e evitare i contatti inutili saranno prioritari e fondamentali. In Svizzera l'uso delle mascherine non è vietato. Negli uffici, anche se i tavoli sono separati, ci si ritrova in un ambiente chiuso con l'aria condizionata. Qui un uso delle mascherine più generoso è sicuramente benvenuto. Lo stesso vale per i mezzi di trasporto. La mascherina è una buona soluzione».
«L'aria condizionata - spiega il medico -, se non è un fattore di rischio, è un elemento in più che può favorire la diffusione del virus soprattutto in un ambiente, come quello di lavoro, in cui ci sono tante persone e c'è una ventilazione importante».
Anche nel fare la spesa al supermercato il suggerimento è sempre quello della mascherina: «Un contatto ravvicinato è a rischio quando la distanza è inferiore ai due metri e si protrae per almeno un quarto d'ora. Incrociarsi sul marciapiede non dovrebbe far paure. In un negozio affollato è vero che ci si incrocia per pochi secondi, ma la mascherina è meglio tenerla».