Si è conclusa la cerimonia di apertura del San Gottardo. Presente il comandante della polizia Matteo Cocchi
AIROLO - È il momento del disgelo. In tempo di riaperture, ha riaperto questa mattina anche il passo del San Gottardo. La cerimonia tradizionale, a cui hanno partecipato il comandante della Polizia ticinese Matteo Cocchi e l'omologo urano Reto Pfister, si è svolta questa mattina sul passo che negli ultimi tempi ha segnato soprattutto un confine "polemico".
I due comandanti si sono scambiati, come da tradizione, gli emblemi dei rispettivi corpi di Polizia. Poi la sbarra biancorossa è stata sollevata, davanti ai primi scalpitanti automobilisti (una discreta colonna) e ciclisti smaniosi di affrontare lo scollinamento. La bella stagione è ufficialmente iniziata.
Il Passo del San Gottardo è una via di transito che da secoli unisce il Ticino al resto della Svizzera e al Nord Europa. La "Via delle Genti", un nome che ben spiega la funzione e l'importanza che il Passo del San Gottardo ha avuto in passato, tanto da diventare un'icona svizzera, famosa a livello internazionale. È un simbolo di unione ma anche di collaborazione, in particolare tra il nostro Cantone e il Canton Uri.
Come si ricorderà a inizio aprile i Corpi di polizia cantonali di Ticino e Uri hanno messo in atto delle misure per scongiurare lo spostamento di persone verso il Ticino a fini turistici. Un'operazione che unita ad altre iniziative e sensibilizzazioni è stata coronata da successo, anche grazie alla comprensione della serietà del momento da parte dei Cittadini confederati. La nuova fase di parziali riaperture permetterà l'afflusso di turisti che, nel corso dei prossimi mesi, vorranno raggiungere il Sud delle Alpi.
Questa nuova situazione, legata al COVID-19, impone comunque di non abbassare la guardia e i contatti, in particolare tra i Cantoni confinanti, devono rimanere stretti e costanti. Si tratta di un fattore decisivo nell'ambito della valutazione e dell'applicazione delle direttive, dell'organizzazione di azioni di controllo congiunte e soprattutto nell'affinare le molteplici attività di polizia grazie allo scambio costante di esperienze. Collaborazione che è stata rafforzata negli ultimi mesi e che deve rimanere qualitativamente alta e orientata alla sicurezza di cittadini e turisti. In quest'ambito di collaborazione attiva e coordinata, si evidenzia che negli scorsi giorni è stato intercettato e arrestato a Faido un rapinatore in fuga dal canton Uri.