Un'operazione dentaria ha causato non pochi problemi a una 88enne di Lugano. Che ha fatto ricorso al DSS
Le odissee dentarie sono rare in Ticino, ma capitano. La commissione di vigilanza valuta il caso. Il dentista: «Agito correttamente, siamo sereni»
LUGANO - A levare il dente della signora Maria Grazia B.* - anzi tutta una protesi - è stato un dentista di Lugano. Per il dolore invece si è rivolta alla Commissione di vigilanza sanitaria. L'anziana 88enne è una delle cinque persone che, quest'anno, hanno presentato un esposto in Ticino contro il proprio dentista. Il motivo: una sostituzione di una protesi quanto mai travagliata.
Le odissee dentarie a volte si trasformano - di rado, ma neanche troppo - in odissee giudiziarie. Ne sa qualcosa anche Franco Boroni, 65enne di Agno, che a causa di una protesi mal fatta ha portato in tribunale un medico del Luganese. La causa - ne abbiamo parlato di recente - è pendente alla Pretura di Lugano.
Negli ultimi quattro anni sono stati 11 in Ticino i dentisti interessati da decisioni della Commissione di vigilanza. Nelle circostanze peggiori «si può arrivare fino alla sospensione dal libero esercizio» spiegano dal Dss, ma non è capitato di recente. Nel complesso i dentisti "sgarrano" poco: in totale, dal 2017 la categoria è stata interessata da 15 procedimenti (su 181 incarti allestiti dalla Commissione) e in nessuno si è arrivati a una sanzione disciplinare. Ma non significa che manchino i problemi.
«Oggi mia madre ha difficoltà a mangiare, ha perso diversi chili e si vergogna addirittura a farsi vedere in pubblico» racconta la figlia della signora B*. «Tutto per una protesi sostituita malamente». Dopo una serie di operazioni - una vecchia protesi sostituita, e quella nuova asportata, rimessa, e di nuovo asportata (vedi scheda sotto) - la 88enne ha deciso di rivolgersi a un altro professionista. «Adesso l'impianto è totalmente da rifare, a spese nostre».
«Ci sono state un paio di complicazioni su 20 appuntamenti, è vero, ma abbiamo sempre rimediato gratuitamente» spiegano dallo studio dentistico "incriminato", che a Lugano ha già curato poco meno di tremila pazienti. «I problemi si contano sulle dita di una mano, diversamente avremmo già chiuso bottega. Una situazione simile di non ci è mai capitata. Siamo conosciuti proprio per la nostra professionalità ed onestà». La 88enne «si è presentata da noi con una situazione già disastrosa, lamentandosi di un altro dentista» racconta il professionista che ha lavorato alla tormentata protesi. Durante un trattamento «abbiamo dovuto forare la protesi per togliere della resina induritasi. Può capitare».
I famigliari della 88enne chiedono un rimborso delle spese. Oltre all'impianto - dicono - è saltato anche il rapporto di fiducia. Ma il professionista contattato si dice tranquillo: «Abbiamo fornito alla commissione tutta la documentazione. E ci siamo offerti di risolvere il problema, di nuovo gratuitamente. Abbiamo ricevuto in risposta solo accuse e raccomandate. Aspettiamo l'esito del procedimento serenamente».
* nome noto alla redazione
L'operazione nel dettaglio:
Nel 2018 la signora B. si rivolge a un dentista del Luganese per sostituire una vecchia protesi dentaria semi-mobile. Il dentista realizza una nuova protesi, mantenendo gli attacchi preesistenti (cappe radicolari). Questi ultimi sono tuttavia vecchi, e dopo qualche tempo cedono. Paziente e medico concordano quindi di sostituirli.
Non è finita. Con i nuovi attacchi la paziente ha difficoltà a rimuovere la dentiera, concorda quindi con il dentista una nuova operazione. Le guaine della protesi verranno sostituite con delle altre (in plastica) meno ritentive e più morbide. Nell'effettuare quest'ultima operazione della resina finisce sotto l'attacco: per rimuoverla, il dentista opera un foro nella protesi.
La signora B. si rivolge a un altro dentista, il quale le propone la sostituzione della protesi realizzata nel 2018. Nel 2020 la paziente si rivolge alla Commissione cantonale di vigilanza sanitaria, per chiedere il rimborso delle spese da parte del precedente dentista. La pratica è tuttora pendente.