L'Mps rimanda al mittente le critiche espresse ieri in conferenza stampa riguardo al nuovo Polo Sportivo di Lugano.
E non ci sta a passare come il boia del FC Lugano: «È da dieci anni che le autorità lavorano sul nuovo stadio e riescono ad arrivare a mezzanotte meno uno con progetto speculativo e inaccettabile».
LUGANO - È ormai uno scontro senza esclusioni di colpi quello tra il Municipio di Lugano e l'Mps sul nuovo Polo Sportivo cittadino. Ieri, durante una conferenza stampa, l'Esecutivo era entrato a gamba tesa sostenendo che «non esiste nessuna via di mezzo» e che lo «scorporamento del progetto non è di fatto possibile» ed etichettando come «fandonie» e «fake news» gli argomenti elencati dai promotori del referendum.
«Un ricatto» - L'intervento duro del Municipio, però, non ha fermato la corsa del Movimento per il socialismo che oggi ha deciso di controbattere con un tackle altrettanto deciso definendo «un ricatto» quanto detto ieri in conferenza stampa. «Per l'esecutivo luganese c'è solo un'alternativa possibile», attacca l'Mps, «ingoiare integralmente il progetto megalomane confezionato a esclusivo vantaggio degli investitori privati oppure rifiutare tutta l’operazione speculativa».
Un progetto «inaccettabile» presentato poco prima di mezzanotte - Anche per quanto riguarda la licenza sportiva del FC Lugano, che senza un nuovo stadio verrebbe retrocesso in Challenge League, l'Mps non ci sta a passare per il boia dei bianconeri. «È da dieci anni che le autorità politiche luganesi lavorano sul nuovo stadio e riescono ad arrivare a mezzanotte meno uno con progetto speculativo e inaccettabile», ricorda il Movimento precisando che se le autorità avessero «veramente a cuore» le sorti del club e dei ragazzi che praticano il calcio, si sarebbero «dati la pena di elaborare e presentare un piano alternativo diametralmente opposto».
10.8 milioni a bilancio per 27 anni - Ma lo sforzo offensivo dell'Mps per segnare una rete decisiva non termina qui. Il Movimento parte in contropiede è piazza alcune domande concrete basate su alcune dichiarazioni rilasciate a suo tempo dal Municipio. «Chiediamo quale sarebbe la base scientifica della loro affermazione secondo la quale la creazione di un centinaio di appartamenti e di un nuovo stadio con palazzetto possano "rendere il progetto una vera e propria dinamo capace di trasformare e di dare impulso all’economia locale". E già che c'è - conclude l'Mps - il Municipio dovrebbe anche spiegare alle cittadine e ai cittadini come il PPP costituisca "la chiave di volta che permette agli enti pubblici di realizzare opere importanti tutelando la solidità delle casse comunali"», precisando «dove intenda trovare i 10,8 milioni che per 27 anni (come minimo) serviranno per pagare gli interessi». Insomma la palla è nuovamente al centro. E la partita sul Polo Sportivo si preannuncia combattuta.