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MENDRISIO1'438 cittadini si schierano con il dottor Ostinelli

06.04.21 - 08:01
«Ci domandiamo che cosa si possa rimproverargli» si legge nella petizione indirizzata all'OMCT
TiPress - foto d'archivio
1'438 cittadini si schierano con il dottor Ostinelli
«Ci domandiamo che cosa si possa rimproverargli» si legge nella petizione indirizzata all'OMCT

MENDRISIO - «Noi siamo col dottor Ostinelli». È questo il messaggio che 1'438 cittadini hanno voluto trasmettere all'Ordine dei medici del canton Ticino (OMCT), la cui Commissione deontologica a metà febbraio aveva sanzionato il medico di Mendrisio tramite la sospensione temporanea dall'Ordine e dalla FMH e con una multa.

«Ci domandiamo che cosa si possa rimproverargli - scrivono i "cittadini di Ostinelli" -: forse il coraggio di essere un medico attento, critico, volenteroso e capace di confrontarsi con l’ostilità di un mondo scientifico granitico e poco lungimirante?».

In realtà l'OMCT aveva parlato di «gettare sistematicamente discredito sull’operato delle autorità politiche e sanitarie, del medico cantonale, degli ospedali e dei medici sul territorio», come pure della «violazione di numerose disposizioni del Codice deontologico e dei suoi allegati che disciplinano il comportamento dei medici in pubblico». Il medico «era già stato richiamato dalla Commissione, ma non aveva ritenuto di adattare il suo comportamento».

I firmatari della lettera aperta «diffidano di un Ordine dei medici che tacita, con metodi che ricordano la dittatura, un medico che esprime una voce fuori dal coro» e si sentono vittime di «un grave affronto». Non solo, rispolverano la Costituzione e la libertà di credo e coscienza, oltre alla libertà d’opinione e di informazione. Come pure la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Questi 1'438 cittadini colgono inoltre l'occasione per sparare a zero «sugli errori della task force governativa», sui «media in generale», su «misure al limite della crudeltà», e si schierano contro «una vita ospedalizzata e disumanizzata». All'Ordine dei Medici del Canton Ticino chiedono «un approccio alla salute omnicomprensivo», che «rassicuri la popolazione e rispettoso dei diritti umani», nonché «trasparenza, integrità e pluralità».

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