Il passaggio dal trasporto su gomma a quello su rotaia a Porto Ceresio è tutt'altro che confortevole.
Astuti ha scritto alla Sezione della mobilità per denunciare una «palese incongruenza che cozza contro la decantata volontà di collaborazione tra Ticino e Lombardia».
BALERNA - Cinquanta minuti di attesa per passare dal bus al treno (e viceversa). Una tempistica decisamente eccessiva per l'Associazione degli utenti del trasporto pubblico (Astuti), che per tentare di risolvere una situazione problematica ha deciso di scrivere alla Sezione cantonale della mobilità.
La cattiva coincidenza si verifica a cavallo del confine, più precisamente alla stazione di Porto Ceresio, dove dal trasporto su gomma si passa a quello su rotaia (e viceversa). Infatti, mentre le corse della Linea 532 di AutoPostale provenienti da Capolago arrivano alla stazione di Porto Ceresio al minuto 26 di ogni ora, i treni RE5 di Trenord che servono la linea Porto Ceresio-Arcisate-Varese-Gallarate-Milano Porta Garibaldi partono al minuto 16 (fanno eccezione alcune corse in particolare nella fase centrale della giornata). Di conseguenza, il passeggero diretto in Italia deve attendere 50 minuti per poter salire sul treno.
Una situazione analoga si manifesta anche nella direzione inversa, con i treni in arrivo da Milano che raggiungono il terminale di Porto Ceresio al minuto 45 di ogni ora e i bus dell’AutoPostale che lasciano la stazione italiana al minuto 36. «Si tratta, a nostro parere, di una incongruenza palese che cozza contro la decantata volontà di una stretta collaborazione nella pianificazione dei trasporti pubblici tra Ticino e Lombardia», lamenta Astuti nella sua missiva. In cui chiede alla Sezione della mobilità se sia a conoscenza del problema e, in caso affermativo, quali siano gli ostacoli che si frappongono a una migliore coordinazione.