Sono i prelievi indebiti effettuati dal don Samuele Tamagni, come fa sapere il presidente della Fondazione Tamagni
LUGANO - È finito in manette per appropriazione indebita, riciclaggio e truffa. Anche ai danni della Fondazione Tamagni. Si tratta di don Samuele Tamagni, che ha effettuato prelievi indebiti per un importo complessivo di 12'000. Lo fa sapere oggi il presidente e fratello Maurizio Tamagni, in una breve nota.
«Sebbene questo importo non sia certo indifferente, non mette fortunatamente in pericolo l'attività della Fondazione che si augura - nonostante il vergognoso agire del suo ormai ex presidente - di poter ancora contare anche in futuro sul supporto dei suoi sostenitori privati e dei suoi partner istituzionali» si legge.
La Fondazione comunica inoltre di aver preso atto oggi delle dimissioni inoltrate da don Samuele Tamagni. E ribadisce «di distanziarsi con forza dall'agire riprovevole e senza scusanti di quest'ultimo».