In Europa scattano nuovi divieti per i tatuatori. Con conseguenze anche alle nostre latitudini
Meno pigmenti a partire dal 4 gennaio. I professionisti: «Alla fine a pagare saranno i consumatori». Anche in Svizzera dove (per ora) la normativa non cambia
LUGANO - Anno nuovo, nuovi colori. A partire dal 4 gennaio nell'Unione Europea è scattata una stretta sui tatuaggi policromi. Poco sicuri, troppo irritanti. Ma a irritarsi parecchio per la notizia sono stati i tatuatori d'oltre confine, preoccupati per i possibili danni economici. Anche in Ticino i professionisti del settore sono sul chi vive.
Cosa cambierà, nel concreto? La stampa italiana ha parlato di "colori vietati" anche se, va precisato, il divieto riguarda solo alcuni componenti chimici. La normativa Ue non tocca naturalmente la Svizzera, ma siccome i produttori di colori «sono sostanzialmente gli stessi per il mercato europeo e svizzero» gli effetti «saranno visibili anche alle nostre latitudini» secondo Kevin Pomponi dello studio Subway Tattoo di Lugano. «Le regole in Svizzera rimarranno tuttavia le stesse».
I colori non scompariranno, assicurano i tatuatori: verranno «semplicemente sostituiti con prodotti conformi alle nuove regole». Il problema è che la sostituzione potrebbe richiedere qualche tempo. Alcuni produttori hanno segnalato ritardi nel processo di adeguamento. Gli amanti dello stile "Old School" o giapponese in Ticino non hanno di che temere: diversamente che all'estero, potranno contare ancora per un po' sulle vecchie scorte di pigmenti. I prezzi dei disegni però potrebbero aumentare. «L'adeguamento del settore verrà scaricato sicuramente sulle piccole aziende» teme Raffaele Nappo dello studio Crazy for Art. «Non si parla di grandi rincari, ma comunque a pagare alla fine sarà sempre il cliente finale».
Una brutta notizia per una nicchia già colpita dal Covid. Solo il 20 per cento dei tatuatori in Ticino lavora con i colori. «Con la pandemia il settore ha subito un calo di entrate a causa delle chiusure» conclude Nappo. «Molti clienti inoltre decidono di rimandare la spesa in attesa di tempi migliori». E di colori migliori.