Giornata proficua sul Monte Gambarogno dove i militi hanno bonificato un numero importante di punti caldi e di focolai.
Intanto il Posto di Comando, che per domani conferma lo stesso dispositivo odierno, pianifica già il futuro. «La fase tre, quella di sorveglianza, potrebbe iniziare già settimana prossima».
INDEMINI - È stata una giornata proficua quella vissuta oggi dai militi impegnati - per il nono giorno di fila - nello spegnimento dell'incendio divampato sul Monte Gambarogno. «Oggi - hanno precisato i pompieri di Bellinzona in una nota - abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti nelle operazioni, che continueranno con lo stesso dispositivo anche nella giornata di domani». Le condizioni meteo favorevoli hanno infatti permesso agli elicotteri di librarsi nuovamente in volo (dopo lo stop del giorno precedente) e ai militi sul campo - suddivisi in quattro settori - d'identificare e bonificare «un numero molto importante» di punti caldi e di piccoli focolai.
Fuoco nel sottosuolo - La collaborazione tra i vari Corpi dei pompieri di montagna ticinesi è stata fruttuosa e ha portato a risultati concreti. Soprattutto nel combattere i punti caldi - ovvero quando il fuoco si annida nel sottosuolo - rivelati dai droni. «I militi hanno smosso il terreno con l’aiuto di rastrelli e zappe per poter irrorare abbondantemente il sottosuolo, in particolare in prossimità delle radici degli alberi».
Futuro roseo - Le condizioni meteorologiche favorevoli e l’ottimo avanzamento dei lavori riscontrato sul terreno nella giornata odierna lasciano ben sperare per il prosieguo dell’intervento. Tanto che al Posto di Comando si starebbe già iniziando a pianificare i lavori per la terza fase. «Quella che viene definita - conclude la nota - fase di sorveglianza e che potrebbe già iniziare con l'inizio della prossima settimana».