La scelta della Città di mettere a disposizione gratuitamente il Padiglione Conza ha fatto storcere il naso.
Un'interpellanza interpartitica firmata da cinque consiglieri comunali chiede al Municipio di fare marcia indietro sia per motivi etici e morali sia per una questione di risparmio energetico.
LUGANO - Quel maxi-schermo non s'ha da fare. Sia per motivi etici e morali, sia per questioni di risparmio energetico. È questo il succo dell'interpellanza inviata da Aurelio Sargenti (PS, primo firmatario), Raoul Ghisletta (PS), Morena Ferrari Gamba (PLR), Federica Colombo Mattei (Centro) e Dario Petrini (PS) che chiede al Municipio di fare marcia indietro sulla concessione gratuita di uno spazio di 2'400 metri quadrati all’interno del Padiglione Conza per trasmettere i mondiali di calcio in Qatar.
Benché questa sia «un'ulteriore occasione di socializzazione e convivialità che non va disprezzata», si legge nell'interpellanza, l'organizzazione di questo evento «non è necessaria in un momento difficile da punto di vista ambientale in cui tutti sono chiamati a fare dei sacrifici».
I cinque Consiglieri comunali, poi, vanno a toccare una tematica già affrontata dall'Mps qualche giorno fa. Ovvero che i Campionati del Mondo che si svolgeranno dal 20 novembre al 18 dicembre nella penisola araba, oltre a essere «poco ecologici», hanno dimostrato una totale «indifferenza» per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Tanto che in molti hanno parlato di «stadi costruiti col sangue dei migranti», molti dei quali hanno perso la vita per edificare queste arene nel deserto.
Gli interpellanti chiedono quindi al Municipio «di non concedere spazi pubblici per la visione su maxi-schermo delle partite del campionato mondiale» non perché «contro il calcio», ma «in difesa dei diritti umani, delle condizioni di lavoro dei lavoratori implicati nella costruzione delle infrastrutture che sono stati manifestamente calpestati».