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LUGANOLuna, il medico ticinese che salva le vite dei bimbi tanzaniani

11.11.22 - 06:30
Laurea a 25 anni all'Università di Berna, specializzata in chirurgia pediatrica, ha aperto un reparto neonatale a Lugala.
Foto Dakika Moja
Luna, il medico ticinese che salva le vite dei bimbi tanzaniani
Laurea a 25 anni all'Università di Berna, specializzata in chirurgia pediatrica, ha aperto un reparto neonatale a Lugala.

LUGANO - «La figura di medico per bambini c'è sempre stata in me da qualche parte: da piccola leggevo le riviste di Médecins sans frontières che arrivavano in casa, facevo le elementari. Ho alimentato sin da bambina questo senso del dovermi prendere cura e in particolare prendermi cura dei piccoli che soffrono».

Il viaggio da sola di una studentessa universitaria in Tanzania - Luna Pescia, giovane dottoressa ticinese specializzanda in pediatria, quell'idea del tempo dell'infanzia di volere fare da grande la "dottoressa" l'ha poi messa in pratica: studentessa universitaria parte da sola per la Tanzania per raggiungere un ospedale che si trova in una zona rurale e povera del distretto di Malinyi. Lugala si chiama il posto e lì c'è un piccolo ospedale.

«Ricordo che arrivai alle cinque di mattina - racconta - ma dal villaggio dove mi trovavo mi separavano ancora sedici ore di viaggio per raggiungere l'ospedale. Salii su una corriera, ovviamente non sarebbe stato uno di quei viaggi presenti nel nostro immaginario, niente strade asfaltate ma solo piste sterrate e buche e poi il problema della lingua: in pochi parlavano inglese, solo lo swahili».

L'incontro con il Dr. Hellmold e l'idea di aprire un reparto per neonati - A Lugala fa l'incontro con il Dr. Hellmold e visita l'ospedale: «fin da subito mi sono resa conto che, malgrado il personale era molto attento e premuroso, era in numero molto ridotto e non riusciva a occuparsi contemporaneamente di tutte le mamme incinte, dei parti e dei neonati. Mancavano una presa a carico adeguata e un reparto vero e proprio per neonati».

Qualche tempo dopo, proprio con il Dr. Hellmold, medico a Lugala dal 2010, nasce così l’idea di aprire un reparto per prematuri e neonati a termine con problemi, con presenza di personale 24h/24h. A fine luglio del 2019 per i piccoli pazienti tanzaniesi si aprono le porte della Kangaroo Mother Care Unit del medico Luna.

Le mamme e i bimbi strappati alla morte - In un posto dove c'è un tasso di mortalità spaventoso e le mamme muoiono in casa di emorragia post-parto perché non hanno una struttura dove recarsi, il reparto di Pescia e Helmold strappa alla morte le vite di molte mamme e molti bambini, seppur l'ospedale con soli cinque medici sia il punto di riferimento di un territorio che per grandezza può essere paragonato al Sottoceneri. «Il dramma di questi luoghi è che spesso chi vorrebbe venire nel nostro reparto non ha i soldi per il bus - racconta il medico Luna - le donne anche quando sono incinta continuano a lavorare nei campi e se hanno un problema a volte non hanno nessuno che le soccorra in tempo e muoiono. Così come a volte muoiono i loro piccoli per problemi di natura respiratoria».  

L'associazione di Cagiallo "Dakika moja", che tradotto dallo swahili in italiano significa "il minuto d'oro" - Con “dakika moja ya dhahabu”, in swahili, o “il minuto d’oro”, viene definito il primo minuto di vita di un bambino dopo la nascita. «Entro questo lasso di tempo il bambino deve respirare, spontaneamente o con supporto medico - spiega Luna - se ciò non accade il neonato rischia di ricevere troppo poco ossigeno e quindi di subire danni permanenti o morire. Quindi questo primissimo minuto può fare la differenza per tutta la vita. In Tanzania, la gestione di questo primo minuto fa ancora la differenza per troppi bambini» sottolinea.

Per finanziare la sua struttura tanzaniana ha fondato un'associazione a Cagiallo che ha chiamato proprio Dakika Moja: «c'è sempre bisogno di aiuto e in quell'ospedale vorremmo fare di più - dice - ma abbiamo bisogno di sostenitori perché un reparto ha dei costi e dei costi anche elevati. Tante persone si sono avvicinate e vorremmo che sempre più persone si uniscano a noi per fare crescere "il minuto d'oro" e dare una mano a chi ha bisogno del nostro aiuto».

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COMMENTI
 

Frontaliereoriginal 2 anni fa su tio
Brava complimenti, questi sono i ticinesi che io conosco che sono la stragrande maggioranza e che di solito resta silenziosa a differenza dei pochi pochissimi xenofobi e razzisti che però sui vari social e blog sono i più rumorosi!
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