Le due palazzine di Via Olgiati hanno una nuova proprietà. Il vice sindaco Simone Gianini pone però l'accento su un problema serio.
BELLINZONA - Tutto era fermo da inizio 2019. Ora finalmente il cantiere delle due palazzine di Viale Olgiati a Giubiasco (Bellinzona) è ripartito, passando di mano. La conferma arriva direttamente dal vicesindaco Simone Gianini. «La proprietà è stata ceduta e i lavori sono ripresi».
La lite e lo stop – Ci sono voluti anni per avere una svolta. Il cantiere era stato varato nel 2017. Con tutti i buoni intenti del caso. Ma a un certo punto qualcosa si è inceppato. La proprietaria del terreno e il committente dei lavori avrebbero litigato. E da lì tutto si è fermato. Con gli artigiani che hanno sospeso i lavori e col cantiere fermo per anni.
«Contenti, anche se...» – Le parti in causa, contrariamente a quanto accaduto altrove, alla fine hanno tuttavia dimostrato un certo senso di responsabilità. Anche se non è stato evidente. «Abbiamo messo in campo le poche possibilità giuridiche di cui disponevamo e cercato di tenere alta la pressione sulle parti coinvolte – ammette Gianini –. Alla fine si è trovata una soluzione e la nuova proprietà è convinta del progetto. Siamo sollevati, anche se questa situazione ha messo a nudo la mancanza di strumenti giuridici realmente efficaci».
«Bisogna cambiare qualcosa a livello legislativo» – Il vicesindaco di Bellinzona è chiaro. E va subito al punto. «Come Municipio non avevamo grandi strumenti a disposizione. L’unico giuridico, oltre alle diffide che si sono da subito succedute, era la procedura di revoca della licenza edilizia, che abbiamo infatti avviato, salvo poi però vederla bloccata di fronte ai tribunali. Il risultato della revoca sarebbe poi stato l’ordine di ripristinare il sedime alla situazione iniziale, con l’intervento del Comune se a farlo non fossero stati i privati. Una soluzione ovviamente remota, che ha messo una certa pressione, ma non ha potuto stringere ulteriormente i tempi. Si tratta di una vicenda che dovrebbe fare riflettere a livello legislativo. Qualcosa andrebbe cambiato, ad esempio, in casi particolari, permettendo la richiesta di una garanzia a inizio lavori che verrebbe liberata solo alla loro ultimazione».
Ecco chi ha raccolto la sfida – "Ecomostri" addio. E ora si volta pagina. Verranno costruiti 32 alloggi di qualità e il termine dei lavori è fissato per fine 2023. A raccogliere la sfida è stato il Gruppo LIKA, con sede legale a Rotkreuz, nel Canton Zugo. «Realizziamo progetti in tutta la Svizzera – fa notare Annalaura Ottone, architetta e portavoce –. Abbiamo deciso di abbracciare questo progetto perché vogliamo rendere piacevole quella zona. Due anni di stop sono sufficienti. Inoltre, con questo progetto creiamo nuovi spazi abitativi nella capitale cantonale. Oltre al cantiere di Viale Olgiati a Bellinzona, stiamo attualmente lavorando su progetti a Lugano. Ne seguiranno altri a sud delle Alpi».