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CANTONEL'allerta per gli incendi di bosco? «È più che altro un invito alla prudenza»

28.12.23 - 06:30
In Ticino vige un «pericolo marcato», ma non c'è da preoccuparsi. Il capo della Sezione forestale: «È solo un modo per sensibilizzare».
Ti-Press
L'allerta per gli incendi di bosco? «È più che altro un invito alla prudenza»
In Ticino vige un «pericolo marcato», ma non c'è da preoccuparsi. Il capo della Sezione forestale: «È solo un modo per sensibilizzare».

BELLINZONA - Gran parte del nostro Cantone è a rischio di incendi boschivi a causa della siccità. Con il portale sui pericoli naturali della Confederazione che indica un «pericolo marcato» per quanto riguarda il Sottoceneri e il Ticino centrale, dove la pioggia manca sostanzialmente da inizio mese. «Le ultime precipitazioni consistenti a sud - ci conferma Lorenzo di Marco di MeteoSvizzera - si sono verificate tra l'uno e il due dicembre, quando su tutto il territorio ticinese sono caduti tra i 50 e i 60 millimetri di pioggia». Poi più nulla. E anche all'orizzonte (nelle previsioni a sette giorni) i meteorologi di Locarno Monti non si aspettano grossi quantitativi d'acqua. Da qui la decisione di diramare un'allerta di livello tre per quel che concerne gli incendi boschivi. Ma in cosa consiste quest'allerta? E a cosa dobbiamo fare attenzione? Lo abbiamo chiesto a Roland David.

Portale sui pericoli naturaliSu gran parte del territorio ticinese vige un pericolo marcato (allerta 3) d'incendio boschivo.

Nessun allarmismo - «Quest'allerta è più che altro un invito alla prudenza rivolto ai cittadini», ci spiega al telefono il capo della Sezione forestale presso il Dipartimento del territorio (DT), precisando che al momento non esistono ancora le condizioni per emanare un divieto. «La situazione non è effettivamente preoccupante. Ma con questi strumenti possiamo sensibilizzare le persone a essere più attente. Lo scopo dei gradi di pericolo è essenzialmente quello. E vale per gli incendi boschivi come per il rischio di valanghe».

Consegnare e non bruciare - E sebbene l'inverno non sia propriamente la stagione nella quale vengono accesi fuochi all'aperto, chi intende farlo deve comunque ottenere un'autorizzazione. «In ogni caso - conclude David - se qualcuno dovesse fare dei lavori di pulizia dei propri fondi, il materiale non va incendiato, ma bensì raccolto e portato negli appositi centri di raccolta del verde. Questo è molto importante. E pure se qualcuno vuole accendere un fuoco per scaldarsi, deve essere molto prudente». Una prudenza che è d'obbligo se si pensa che - come precisato dal portale sui pericoli naturali della Confederazione - circa il 90% degli incendi di bosco sia causato dall'uomo.

Triste record ticinese - Il Ticino è comunque da sempre il cantone più colpito dagli incendi boschivi e nell'ultimo ventennio ha fatto registrare un triste primato. «Circa l'80% della superficie bruciata in Svizzera - si legge sul sito della Sezione forestale - è concentrata in Ticino, nonostante il nostro cantone rappresenti poco più del 6% del territorio nazionale». Il periodo più "caldo" per quel che concerne questo pericolo è quello compreso tra febbraio e aprile quando solitamente il nostro Cantone è spesso confrontato con la siccità. «Il bosco di latifoglie - precisa la Sezione forestale - è inoltre particolarmente predisposto agli incendi, mentre il netto rialzo delle temperature e il favonio contribuiscono a seccare l’abbondante fogliame non decomposto ancora presente al suolo, rendendolo particolarmente infiammabile».

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COMMENTI
 

Jackk 12 mesi fa su tio
E cmque non preoccupatevi, che se mandate a fuoco un bosco, non vi succede nulla. Al massimo una piccolissima multa. Meditate gente

tschädere 12 mesi fa su tio
vietare tutti i fuochi d`artificio per il fine anno.
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