Grande soddisfazione degli organizzatori per la manifestazione di protesta verso le misure contenute nel preventivo 2024.
Sirica (PS): «La politica non può ignorare queste voci».
BELLINZONA - «È stato strabiliante». Il comitato Stop ai tagli, che raccoglie un nutrito gruppo di associazioni e partiti, ha portato in piazza, a Bellinzona, migliaia di persone. «L’obiettivo - spiega Fabrizio Sirica, copresidente e granconsigliere del PS - era eguagliare le 4’000 presenze della passata iniziativa. Siamo riusciti ad arrivare a 8’000. Un risultato sopra le aspettative».
La protesta era focalizzata contro le misure «contenute nel preventivo 2024». Vale a dire quei «130 milioni di tagli» che, secondo i promotori, «andranno a diminuire i sussidi di cassa malati, indebolire i salari dei dipendenti pubblici e la qualità del servizio pubblico».
La manifestazione, partita attorno alle 14.15 dalla stazione, ha poi raggiunto piazza Governo. «Abbiamo dato spazio alle testimonianze - continua Sirica - le persone hanno parlato delle potenziali conseguenze e della fatica di arrivare alla fine del mese, la loro indignazione era concreta. La politica non può continuare a non ascoltare queste voci».
Le misure «toccheranno migliaia di famiglie» e andranno a «intaccare settori come case anziani, centri per giovani in difficoltà e associazioni per bambini con esigenze speciali». A questo proposito, prima della manifestazione, gli organizzatori hanno messo l’accento sull’importanza della pressione pubblica, in grado di «spingere i partiti del centrodestra a respingere questo preventivo».
Per Sirica, «i tre capigruppo che, proprio in queste ore, stanno discutendo per trovare un compromesso, non possono non vedere quanti siamo. E, se terranno la loro linea, l’anno prossimo, con i tagli saliti a 180 milioni di franchi, saremo ancora di più. Devono fare un passo indietro».
Il comitato Stop ai tagli è composto (in ordine alfabetico) da
Coordinamento Donne della Sinistra, Forum Alternativo, Giovani Verdi, Gioventù Comunista, Gioventù Socialista, MPS, OCST, Partito Comunista, Partito Operaio e Popolare, Partito Socialista, Più Donne, SEV, SISA, SIT, SSM, Syndicom, UNIA, USS, Verdi, VPOD