Da Giornico a Indemini. Da Brusino Arsizio ad Acquarossa. Da Rovio a Prada. Ecco il "nostro" Ticino turistico non inflazionato.
BELLINZONA - Il lungolago di Ascona. I castelli di Bellinzona. Piazza Grande a Locarno. Il magnifico Borgo di Mendrisio. Il lungolago di Lugano. La diga della Verzasca. Sono tanti i luoghi simbolo del Ticino. Località che con la loro fama contribuiscono a registrare risultati di prestigio come quello comunicato ieri da Ticino Turismo: due milioni e 457mila notti in strutture alberghiere nel 2023. Ergo, nonostante una lieve flessione, si resta a buoni livelli.
L'altro Ticino – C'è però anche un altro Ticino che meriterebbe di essere scoperto e promosso. E che troppo spesso viene dimenticato anche dagli stessi ticinesi, sempre pronti a pensare che le cose migliori da vedere siano altrove. Tio/20Minuti ha selezionato dieci località che per un motivo o per l'altro riservano qualcosa di bello. Inutile evidenziare che sicuramente avremo dimenticato di citare più di una meta meravigliosa.
1. Giornico
La località leventinese è storia svizzera allo stato puro. Non fosse altro che per essere stata teatro dell'eroica battaglia dei Sassi Grossi nel 1478. Giornico da un paio d'anni fa parte dell'associazione dei borghi più belli della Svizzera. Sette le chiese presenti, una più bella dell'altra: San Carlo, San Giorgio, San Michele, San Nicola, San Pellegrino, Santa Maria del Castello e Santa Maria di Loreto. E non dimentichiamoci di Casa Stanga che ospita il Museo di Leventina.
2. Acquarossa
La chiesa di San Carlo, nella frazione di Negrentino, ne è un po' il simbolo. Acquarossa è un mix di sole e cultura. Dalla località bleniese partono diversi sentieri storici e naturalistici. Per chi ama l'arte va rimarcata la facciata del museo etnografico bleniese di Lottigna che è un gioiellino. Acquarossa è un luogo strategico per trascorrere qualche giorno lontano dallo stress: a quel punto il consiglio è di fare anche un salto al Nara o sul Lucomagno. E se proprio volete "prenderla larga" e sconfinare c'è da dare un'occhiata all'imponente figura dell'ex Cima Norma di Torre, ex fabbrica di cioccolato, e alle rovine del Castello di Serravalle di Semione.
3. Indemini
È un posto fuori dal mondo. Situato praticamente in una conca, nel Gambarogno. Tanta natura e nuclei suggestivi rappresentano un valore aggiunto impagabile. Se siete fortunati, rischiate che il cellulare non prenda. Per raggiungere questo nucleo bisogna salire fino all'alpe di Neggia e poi scendere dall'altra parte. Uno sbattimento, dirà qualcuno. Ma una volta che vi trovate a Indemini forse non vorrete più tornare a casa talmente vi sentirete in pace con voi stessi.
4. Prada
Un villaggio medievale tornato a galla grazie alla passione di tanti volontari e di una Fondazione che si sta dando da fare per restituire ai ticinesi qualcosa di unico. Prada è un "film d'avventura" sospeso sulle colline sopra Bellinzona. Il nucleo venne abbandonato attorno al 1600 per ragioni ancora non del tutto chiare. È raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero tra i boschi. Tracce di storia ovunque e, in alcuni periodi dell'anno, una bellissima vista sul piano di Magadino. Incantevole.
5. Sobrio
Si torna in Leventina. Stavolta nel piccolo nucleo di Sobrio, a oltre mille metri di altitudine. Il paese è stato trasformato in un vero e proprio villaggio della musica di fama internazionale. Circa cinquanta case storiche sono dedicate ognuna a un grande compositore. L'edificio chiave è la Casa Gustav Mahler che ospita settimane di studio e concerti. Nella Casa Francis Poulenc invece alloggiano studenti, docenti e musicisti. Il progetto musicale è stato sposato alla grande anche dai residenti. E col tempo è pure nata un'importante rassegna: si tratta del Sobrio Festival che si svolge da inizio luglio a metà ottobre nella chiesa di San Lorenzo e presso la Casa Mahler.
6. Rovio
Varrebbe la pena di salire a Rovio (Valmara) solo per assaporare la vista mozzafiato su parte del Luganese. Poi si scopre anche che gli scorci del borgo sono suggestivi. Così come le passeggiate nel verde che si possono intraprendere. Non perdetevi la visita alla chiesa-oratorio di San Vigilio, edificio di stile romanico. Per chi ama il barocco invece c'è la chiesa di Santa Maria Assunta. La chicca è la CasaGalleria.ART, spazio d'arte non convenzionale curato da Yuri Catania e Silvia Torricelli. E già che siete in zona fate un salto anche dall'altra parte della montagna: Arogno è davvero delizioso.
7. Brusino Arsizio
Non lo si sente nominare spesso. Eppure questo paesino, situato ai piedi del versante nord del San Giorgio e in riva al lago di Lugano, ha qualcosa di speciale. Forse la sua semplicità. E il fatto che si trovi in un posto apparentemente discosto ma comunque così vicino all'ambiente urbano. Da Brusino parte tra l'altro la funivia che porta al Serpiano. Una delle ricorrenze più note di questo villaggio è la Sagra del pesciolino che si tiene in luglio.
8. Certara
La Valcolla è un po' un rebus. E lo diciamo simpaticamente. Non troppo distante dalla città (Lugano) ha il fascino di un mondo lontano che però è facilmente raggiungibile. Certara, frazione di una cinquantina di abitanti, è il simbolo di una zona naturale tutta da scoprire.
9. Biasca
Troppe volte Biasca viene bistrattata o snobbata. Eppure è piena zeppa di cultura. La chiesa di San Pietro e Paolo, la chiesa di San Carlo Borromeo e l'oratorio di Santa Petronilla non hanno nulla da invidiare ad altre strutture analoghe di caratura europea. La cascata di Santa Petronilla è il simbolo di Biasca. E per scoprirla davvero occorre percorrere un magnifico sentiero. La via crucis nella selva castanile è qualcosa di unico. Potremmo continuare a lungo. Biasca è la dimostrazione di quanto molte volte l'apparenza e il pregiudizio ingannino.
10. Diga del Sambuco
La Lavizzara è una valle che regala emozioni a mandrie. E la diga del Sambuco non fa eccezione. L'impatto scenico è maestoso. Nella zona è possibile svolgere diverse escursioni. Con la raccomandazione (sempre d'obbligo) di essere rispettosi della natura. Una curiosità: sul prato ai piedi della diga alla fine degli anni '60 venne disputata la prima edizione di un torneo di calcio, quello che in seguito si sarebbe trasferito al Piano di Peccia e sarebbe diventato il più longevo del Ticino.