La Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia ha presentato un progetto articolato
BERNA - Giustizia intasata da un numero di pratiche pendenti (oltre 100mila) troppo grande per essere gestito? Si corre ai ripari: l'assemblea plenaria della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), riunitasi venerdì a Berna, ha adottato un progetto volto ad analizzare le cause dell'eccessivo carico di lavoro di cui soffrono da tempo le autorità cantonali di perseguimento penale e a proporre misure per migliorare la situazione.
Il progetto è stato presentato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi, presidente della Commissione affari giuridici penali della CDDGP e da Michel-André Fels, responsabile tecnico del team di progetto e presidente della Conferenza svizzera dei procuratori pubblici.
Il problema - La CDDGP ha identificato, come causa del problema, la complicazione nella procedura penale a 12 anni dell'introduzione del Codice di procedura penale federale (CCP). A ciò vanno aggiunti numerosi emendamenti sostanziali fatti al codice penale svizzero (CP). Il CPP «ha reso sempre più complesse le disposizioni relative alla procedura penale. Nonostante l’attribuzione di nuove risorse all'interno delle autorità del perseguimento penale cantonali, l’attuale organizzazione non permette di affrontare adeguatamente questo fenomeno; il sistema della catena penale rischia quindi di andare fuori regime nonostante l'aumento di personale, senza guadagnarne in efficienza, poiché le nuove disposizioni di legge non lo permettono», si legge nel comunicato stampa odierno.
Inoltre, dall'introduzione del CPP, i Cantoni sono sempre stati alle prese con un organico troppo basso per i compiti previsti. In tutte le varie fasi, polizia, ministeri pubblici e tribunali, sia di primo che di secondo grado. Il carico di lavoro si è quindi accumulato, fino a diventare di difficile gestione.
Il progetto - L'obiettivo del progetto approvato oggi, per l'analisi del sovraccarico delle autorità del perseguimento penale cantonali, è quello di raccogliere dati affidabili per poter effettuare una disanima approfondita delle cause del sovraccarico. «Concentrare il lavoro di tale progetto unicamente sulla legislazione (CPP) è insufficiente», secondo la CDDGP. «È necessario considerare anche la questione dei cambiamenti sociali, la definizione delle priorità da parte dei Cantoni, l'applicazione del principio di opportunità, l'aumento dell'efficienza attraverso la digitalizzazione e in particolare le possibilità di applicazione dell'IA, eccetera». Non è esclusa una revisione legislativa, nel caso se ne rilevasse la necessità. Ma ciò avverebbe in un secondo momento, separatamente.
L'obiettivo - L'obiettivo del progetto è raccogliere dati statistici e cifre, nonché opinioni degli operatori del settore, che forniscano un quadro complessivo del carico di lavoro e della situazione lavorativa della polizia, dei ministeri pubblici e dei tribunali (tribunali di primo e secondo grado e provvedimenti coercitivi) dall'introduzione del CPP. «Questo tenendo conto delle principali riforme del diritto penale sostanziale. Per quanto possibile, sarà anche necessario identificare in quali fasi della procedura e in quali aree del diritto vengono allocate le risorse, e se ciò avviene in base a priorità politiche o su base piuttosto casuale».
I tempi - Le questioni relative all'amministrazione della giustizia sono al centro dell'analisi della situazione. «In ogni caso, l'indipendenza della magistratura e l'autonomia dei Cantoni saranno rispettate», garantisce la Conferenza. I primi risultati del gruppo di lavoro dovrebbero essere disponibili entro un anno, mentre il rapporto finale ai direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia è previsto per la fine del 2025.