Passeggiando per Parco Ciani o per viale Cattaneo capita spesso di vedere persone intente ad assumere sostanze.
Il consumo di sostanze stupefacenti avviene sempre più a cielo aperto e la Città sta valutando l'ipotesi di aprire una stanza dedicata al consumo.
LUGANO - La scena della droga a Lugano sta peggiorando. Lo ha ribadito senza mezzi termini qualche settimana fa il comandante della Polizia Città Lugano, Roberto Torrente. «Siamo preoccupati», aveva detto nel corso della conferenza stampa, durante la quale erano state tirate le somme del 2023. «Sempre più persone consumano a cielo aperto», sotto gli occhi di tutti. Passeggiando per il Parco Ciani, ad esempio, non è difficile imbattersi in chi è intento ad assumere eroina, senza curarsi della presenza di terzi o a litigare a causa del crack. Un problema reale con cui la Città è chiamata a confrontarsi e per il quale si stanno considerando le misure adottate da altre città svizzere per contrastare il fenomeno. Tra le diverse, si fa sempre più concreta «l’ipotesi di aprire una stanza del consumo», o "gassenzimmer". A confermarlo a tio/20 Minuti Karin Valenzano Rossi, Capo Dicastero Sicurezza e Spazi urbani Città di Lugano. «Solo quando avremo raccolto sufficienti dati potremo andare in municipio per discutere e verificare se vi sia o meno il margine per poterla aprire», continua. Questo servizio «permetterebbe di prendere a carico chi ha realmente bisogno e di implementare nel contempo misure repressive per chi invece delinque, approfittando della fragilità di queste persone. Mi riferisco a chi viene qui per spacciare e immettere sul mercato illegale sostanze stupefacenti».
Più sicurezza per la popolazione - Una soluzione che per Mirko Steiner, direttore del Centro terapeutico di Villa Argentina, porterebbe con sé dei vantaggi per tossicodipendenti e popolazione. L'approccio - nato negli anni Novanta quando si era deciso di intervenire nella lotta alla dipendenza da sostanze stupefacenti «riducendo i danni fisici, psichici, ma anche sociali, di costo e di rispetto alla popolazione» - può infatti rappresentare una valida misura.
Con il crescente consumo di crack, inoltre, «la sicurezza della popolazione è destinata a peggiorare». Dai racconti dei suoi pazienti - dice Steiner - emerge infatti come «l’aggressività è aumentata significativamente. Liti e aggressioni avvengono anche per futili motivi e sono in particolare legati all’uso di questa sostanza». Spiega che mentre «l’eroina tende a calmare e rilassare chi se la inietta, il crack - come la coca - rende aggressivo chi lo fuma. E questo è un problema. Dunque avere delle stanze, dei luoghi dove poter andare a drogarsi, può rappresentare solo un vantaggio». Ma la sua gestione rimane da chiarire: il suo effetto, afferma Steiner, «dura al massimo mezz’ora. Quindi una volta passato, chi lo fuma deve ricominciare perché subentra lo stato depressivo. A quel punto - c'è da chiedersi - come si comportano? Sotto questo aspetto metto in dubbio l'effettiva efficacia delle "gassenzimmer"; d’altro canto, rimangono comunque utili perché sono dei luoghi dove sono sempre presenti gli operatori».
Sempre più aperta e aggressiva
Che a Lugano la scena della droga stia diventando sempre più aggressiva, lo conferma anche Valenzano Rossi: «Malgrado i dati oggettivi non rilevino un aumento significativo del crack, il ritorno che abbiamo da cittadini e operatori è in effetti di una scena della droga sempre più aggressiva, soprattutto in quelle zone come viale Cattaneo e Parco Ciani. Queste aree, in particolare, sono vicine alle scuole e dunque a una categoria di persone da tutelare. Ecco perché stiamo valutando nuove possibili strategie per contenere il più possibile questa situazione».
Ginevra dichiara "guerra" al crack - Intanto, a Ginevra, dove il consumo di crack è diventato una vera e propria situazione di emergenza, il governo cantonale ha presentato nell’ottobre del 2023 un piano da 6 milioni di franchi per contrastare il fenomeno. Tra le altre misure, è prevista l’apertura di un nuovo locale di consumo e di riposo dedicato esclusivamente a chi lo fuma.
Ginevra, a ogni modo, non è l’unica città svizzera che nel corso di questi anni ha lavorato per ridurre le conseguenze legate alla tossicodipendenza. Berna, Bienne, Losanna, Lucerna, Olten, Sciaffusa, Soletta: ogni città ha la sua stanza di consumo. A Basilea poi se ne contano due, a Zurigo tre. A Coira nei prossimi mesi ne sarà aperto uno.
I vantaggi delle gassenzimmer - Ma quali sono i vantaggi derivanti da questo tipo di approccio? «Tra i principali benefici c’è sicuramente l’aspetto sanitario», afferma Lucia Galgano di Infodrog, la Centrale nazionale di coordinamento delle dipendenze. Qui infatti «c’è la possibilità di ricevere materiale per il consumo sterile, evitando quindi la contrazione di infezioni trasmesse per via ematica. Laddove c’è un locale per il consumo - continua - significa per la persona dipendente da sostanze psicoattive avere la possibilità di farne uso in un ambiente pulito, sicuro e sorvegliato da professionisti». E per quanto riguarda lo spazio pubblico, conclude, «questi centri permettono di ridurre drasticamente o eliminare le scene aperte, nonché la violenza a esse correlate».