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BELLINZONA«Vorrei trasmettere ai ticinesi un po’ della mia spensieratezza africana»

11.05.24 - 08:03
L'ex modella Valérie Mozzi lancia il suo corso di portamento: «Dedicato alle persone che vogliono ritrovare autostima in un'era frenetica».
Lettore Tio/20Min
«Vorrei trasmettere ai ticinesi un po’ della mia spensieratezza africana»
L'ex modella Valérie Mozzi lancia il suo corso di portamento: «Dedicato alle persone che vogliono ritrovare autostima in un'era frenetica».

BELLINZONA - «Positiva, malgrado le mie disgrazie. E ora voglio mettere a disposizione questa mia positività agli altri». Valérie Mozzi, ex modella originaria del Camerun, bellinzonese d’adozione, lancia la sua personale scuola di portamento. Dedicata a chi vuole farsi spazio nel mondo della moda. Ma anche a chi desidera riacquistare autostima. «Offrirò due corsi separati che inizieranno a breve. Per hobby, per rendermi utile», spiega.  

«Perfezionismo» – Ma a cosa serve frequentare un corso di portamento? «L’aspetto dell’autostima è centrale in un’epoca dove l’immagine ha un peso enorme. La gente vede i modelli offerti dai social network e si sente inferiore. C’è parecchia depressione in giro. Tanta gente tende a trascurarsi perché vittima della solitudine e di un perfezionismo inarrivabile a cui ambisce». 

«La gente non si vuole bene» – Valérie nel suo corso cerca di rimettere l’attenzione sulle piccole cose. «Se uno vuole mangiarsi una fetta di torta, perché non deve farlo? L’autostima parte dalle attenzioni quotidiane che ci si dona. Bisogna farsi un regalo ogni tanto. Ho avuto mille esperienze di vita, anche nel settore della moda, e mi rendo conto che molte volte le persone sono severe con sé stesse. Non si vogliono sufficientemente bene. E se non ti vuoi bene tu, come puoi pretendere che ti vogliano bene gli altri?»

«Il valore del tempo» – Il corso, che si articola in due sale del Bellinzonese, è dedicato a persone di ogni sesso ed età. «A volte si capisce già da come uno cammina che è giù di morale. Non sono una psicologa. Ma vista la mia esperienza posso dire che già il modo di camminare può influire sul morale. I ritmi che ci sono oggi sono frenetici. Vedo un sacco di gente che è a rischio burnout. Il mio scopo è fare fermare le persone a riflettere. Quando si riscopre il valore del tempo, una persona può guardarsi allo specchio e capire che è fortunata». 

Allegria – Arrivata in Svizzera nel 1982, Valérie sostiene di non avere avuto un’esistenza facile. E lo ripete più volte. «Nascere e crescere in Camerun non è evidente. E poi anche una volta arrivata a Bellinzona ne ho passate un po' di tutti i colori. Però ho sempre mantenuto il sorriso e l’allegria. Ecco, vorrei trasmettere ai ticinesi un po’ della mia spensieratezza africana».  

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