I semafori sulla A2, pomo della discordia della viabilità cantonale, spiegati dall'USTRA. Ecco come funzionano, e quando si accendono.
LUGANO - Arriva l'ora di punta e, regolari come un orologio atomico, si accendono diventando ricettacolo della frustrazione di migliaia di pendolari.
Sono i semafori che regolano il traffico sulla A2, oggetto di critiche, sfotto e aperti insulti sui social e sui gruppi di messaggistica dedicati al traffico.
Ormai da tempo una realtà nota nella viabilità cantonale, sono ritornati al centro dell'attenzione per le problematiche emerse sulle arterie locali (nella fattispecie del Luganese) come diretto riflesso delle prime ondate di turisti da nord.
In questi periodi delicati, i semafori collocati all'altezza di Collina d'Oro e del San Salvatore sono diventati dei veri e propri scogli, contro i quali la marea di automobili finisce per infrangersi, straripando poi (anche grazie al navigatore) sulle strade cantonali, con tutte le complicazioni del caso.
Per tentare di capire un po' come funzionano, abbiamo sentito l'Ufficio federale delle strade (USTRA) che dalla centrale di Emmenbrücke (LU) - e in collaborazione con la Gestione del traffico di Camorino - si occupa di monitorare la situazione.
Se i semafori a ridosso dei tunnel vengono accesi, spiega l'Ufficio federale delle strade, il motivo è principalmente uno: «Quello che si vuole evitare è che restino dei veicoli fermi in galleria e la motivazione numero uno è sempre la sicurezza», ci spiega il portavoce Lorenzo Quolantoni facendo riferimento proprio al caso di Collina d'Oro e del San Salvatore due passaggi-chiave indissolubilmente collegati: «Quando gli ingorghi raggiungono l'uscita delle gallerie noi procediamo quindi alla chiusura del suo ingresso. Quando questo è stato risolto, invece, riapriamo».
Ma come si gestisce un fiume da decine di migliaia di veicoli? Con un mix fra tecnologia e occhio (e braccio) umani.
Già perché da una parte ci sono i sensori e i meccanismi automatizzati, come per la gestione della galleria di Melide-Grancia dove «vengono utilizzati dei sensori che determinano la chiusura automatica dei portali mentre per le altre gallerie vengono chiuse manualmente dalla Centrale del traffico di Camorino della Polizia cantonale».
Insomma, se il San Salvatore diventa rosso durante l'ora di punta anche Collina d'Oro reagirà di conseguenza, verosimilmente poco dopo, per evitare "tappi" pericolosi.
Per capire quando le cose iniziano a diventare davvero intense «il Centro di gestione del traffico (VMZ) di Emmenbrücke utilizza i dati provenienti da sensori nel terreno e da oltre 5'000 telecamere per monitorare in tempo reale le condizioni del traffico sulla rete stradale nazionale». In caso di incidente, la Centrale collabora «a stretto contatto con la polizia cantonale».
E per quanto riguarda il traffico parassitario sulle strade cantonali, come quello che si è verificato nel Luganese? «In linea di massima il nostro obiettivo è evitare lo spostamento indesiderato di traffico sulle strade locali e nei centri abitati, purtroppo questo può comunque capitare», conferma Ustra, «nel caso il fenomeno continuasse a presentarsi in modo frequente, affrontiamo la problematica organizzando dei gruppi di lavoro con le autorità locali per decidere le strategie da utilizzare per mantenere il traffico sull'autostrada dove generalmente circola in maggiore sicurezza».
Dopo l'estate da record dell'anno scorso ci aspetta un 2024 ancora peggiore, dal punto di vista del traffico? Secondo Ustra non per forza: «Le nostre previsioni si basano sulla nostra esperienza e su eventi prevedibili, come i lavori stradali. Non ci aspettiamo che gli eventi legati alla chiusura della linea ferroviaria Domodossola - Milano provochino un aumento significativo del traffico, ad esempio»
Quali i consigli per chi viaggia, magari anche per le ferie? «Seguire il buon senso: per quanto possibile, evitare di utilizzare la autostrade nelle ore di punta o nei giorni di maggior traffico. In ogni caso, se non si può partire in un altro momento e si è bloccati in un ingorgo, è importante rimanere in autostrada per evitare di pesare sulla rete stradale cantonale e/o comunale. Il traffico privato e commerciale viene perturbato da questi spostamenti indesiderati del traffico, così come il trasporto pubblico (autobus, autopostali) e la mobilità lenta. E il rischio di incidenti aumenta».