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CANTONEMeteo sempre più imprevedibile, «utile l'intelligenza artificiale»

17.07.24 - 10:09
Luca Nisi di MeteoSvizzera affronta le sfide del futuro in un settore delicato e sempre più complicato da decifrare.
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Meteo sempre più imprevedibile, «utile l'intelligenza artificiale»
Luca Nisi di MeteoSvizzera affronta le sfide del futuro in un settore delicato e sempre più complicato da decifrare.

LOCARNO - La meteo, tutti lo possono facilmente constatare, è talvolta molto imprevedibile. Anche le recenti devastanti situazioni di maltempo che hanno causato vittime e flagellato in maniera importante il nostro territorio, pongono sfide sempre più complesse a chi deve analizzare il tempo e i suoi cambiamenti. Ed ecco allora che, ad esempio, sarà necessario in futuro «poter contare sempre su modelli numerici e algoritmi di previsione all’avanguardia - spiega Luca Nisi di MeteoSvizzera – oltre a meteorologi in grado di interpretare le loro simulazioni e rilevare in anticipo gli eventi meteorologici avversi più intense».

Le previsioni e naturalmente la loro precisione, vista la violenza con cui la natura si può esprimere anche in pochi minuti, sono dunque un strumento decisivo. «Nei tempi recenti grazie alla grande disponibilità di dati anche l’intelligenza artificiale sta apportando il suo contributo. Molti magari non lo sanno, ma anche nell’App di MeteoSvizzera alcune previsioni automatiche approfittano di questi nuovi sistemi. Un dato è certo: come in molti altri campi, anche in meteorologia l’uso di algoritmi basati sull’intelligenza artificiale è in netto aumento», spiega Luca Nisi.

E proprio di recente in tal senso è stato sviluppato un nuovo modello (AI Forecast System) sviluppato dal Centro Europeo per la Previsione a Media Scadenza ECMWF che permette di raggiungere e in parte superare i risultati del modello tradizionale IFS, impiegando molto meno tempo e risorse computazionali

Non solo la meteorologia, ma anche la climatologia necessita d’innovazione, a causa dei cambiamenti a livello globale che si stanno registrando. Da qui l'urgenza di modelli sempre «più performanti e precisi per poter prevedere il clima del futuro», dice Nisi.

E infine, parlando di cambiamenti climatici, due sono le parole chiave: adattamento agli effetti negativi degli stessi, e mitigazione, ovvero diminuire il prima possibile le emissioni di gas ad effetto serra per limitare gli effetti negativi sull’uomo e le sue attività. «Legato a questo c’è sicuramente un aspetto positivo che si riflette sulla società e soprattutto sulle nuove generazioni: negli ultimi anni sono svariate le attività che sono nate per far fronte all'adattamento e ai processi di mitigazione», spiega. «Attività di ricerca e sviluppo innovative, dalla creazione di materiali più resistenti agli agenti atmosferici violenti, a quello dei combustibili sintetici, all’efficienza energetica, ai metodi di assorbimento e stoccaggio dell’anidride carbonica atmosferica sono solo alcuni esempi che possiamo citare, realtà attuali anche nel nostro Paese», conclude Nisi

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