A rischio il controprogetto del Consiglio di Stato.
BELLINZONA - La Commissione gestione e finanze, riunitasi oggi (martedì 24 settembre) sotto la presidenza di Bixio Caprara, informa di aver sottoscritto il rapporto di maggioranza favorevole all’Iniziativa “Sì all’abolizione della tassa di collegamento” (relatrice Roberta Soldati). A rischio, quindi, il controprogetto del Consiglio di Stato. L'iniziativa popolare aveva raccolto circa 16'000 firme.
Il controprogetto del governo - Una tassa di collegamento, ma solo per i parcheggi aziendali. È quanto proposto dal Governo ticinese nel controprogetto all'iniziativa popolare legislativa depositata il 20 ottobre 2022 per la sua abolizione. Stando a quanto si legge nel messaggio governativo, la proposta vede la rinuncia dell'assoggettamento ai posteggi dei centri commerciali destinati ai clienti, tenendo conto della mutata situazione congiunturale. Complessivamente il Cantone incasserà 5 milioni di franchi in meno, su una ventina di milioni totali.
Di cosa si tratta - La tassa di collegamento, lo ricordiamo, è un'imposta (votata dal popolo ticinese, ma la cui entrata in vigore è prevista nel 2025) a cui dovrebbero essere assoggettati generatori di importanti correnti di traffico, come aziende e centri commerciali, che dispongono di 50 o più posteggi destinati alla clientela o/e al personale. Lo scopo della tassa, che ha un effetto indiretto sugli utenti (lavoratori e clienti), è quello di ridurre il traffico veicolare e finanziare il potenziamento del trasporto pubblico interno e transfrontaliero.
Per abrogare la tassa, l’UDC - insieme ad alcuni rappresentati di PLR e Centro - alla fine del 2022 ha lanciato un’iniziativa popolare, raccogliendo circa 16'000 firme.