Svelati oggi ulteriori dettagli del progetto Switzerland Innovation Park Ticino. Il governo stanzierà 10 milioni di franchi.
BELLINZONA - «Un'opportunità per il futuro del Cantone». Durante una conferenza stampa, che si è svolta questo pomeriggio a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona, il Dipartimento delle finanze e dell'economia (DFE) assieme al Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) hanno fatto il punto sulla concretizzazione dello Switzerland Innovation Park Ticino.
Un progetto strategico per lo sviluppo economico del Cantone Ticino mira a promuovere progetti di ricerca e sviluppo, facilitare lo scambio di conoscenze, fornire spazi attrezzati per attività innovative e, di riflesso, attrarre aziende e talenti.
Una nuova società - «Abbiamo importanti novità», ha esordito il presidente del Consiglio di Stato e direttore del DFE Christian Vitta. «Si tratta di un progetto di cui si parla da molti anni e che abbiamo seguito da vicino». La prima novità è che lo scorso 11 novembre lo Switzerland Innovation Park Ticino è stato formalmente riconosciuto quale parco associato a quello di Zurigo all’interno della rete nazionale Switzerland Innovation.
Si tratta di un’iniziativa federale costituita al momento da sei parchi che ha lo scopo di «rafforzare il posizionamento della Svizzera quale Paese dell'innovazione».
A seguito di questo riconoscimento da parte del Consiglio di fondazione di Switzerland Innovation, oggi a Bellinzona è avvenuta la costituzione della Switzerland Innovation Park Ticino SA, società senza scopo di lucro che avrà il compito di gestire il parco.
L'asse Zurigo - Milano - Vitta ha sottolineato che si tratta di un ulteriore passo per la concretizzazione del parco dell’innovazione, un processo iniziato nel 2021 con l’adesione del Ticino alla rete Switzerland Innovation, come parco associato a quello di Zurigo. «Un progetto strategico, che contribuisce a creare la visione di un Cantone più interconnesso e competitivo».
Insomma il progetto è lanciato e, come ha ricordato Marina Carobbio Guscetti, consigliera di Stato e direttrice del DECS, «lo sviluppo di poli di eccellenza permette ricadute positive sulla crescita economica e sull'attrattività del Cantone, sia a livello accademico che professionale».
Il dossier di candidatura - In questo percorso la Fondazione Agire, l’agenzia per l’innovazione del Cantone Ticino presieduta da Luca Bolzani, ha giocato un ruolo centrale. Incaricata dal Cantone, ha condotto lo sviluppo del parco e il relativo processo di candidatura fino ad oggi. «È stato fatto un lavoro importante che ha coinvolto le istituzioni, il mondo economico e quello della ricerca universitaria, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze presenti sul nostro territorio», ha concluso Vitta.
I preparativi per l’Innovation Park Ticino hanno permesso l’avvio di tre potenziali centri di competenze, attualmente in fase di sviluppo: il centro di competenze sui droni (Swiss Drone Competence Center) presso Riviera Airport a Lodrino, il centro di competenze nelle scienze della vita (Life Sciences Competence Center) a Bellinzona e il centro di competenze nel settore del Lifestyle tech (Lifestyle Tech Competence Center) a Lugano.
Una rete nazionale e internazionale - L’obiettivo del parco, ha spiegato in seguito Bolzani, è di lavorare in rete e costruire sinergie a livello nazionale e internazionale, collaborando ad esempio con il MIND Milano Innovation District - il distretto dell’innovazione e dell’eccellenza scientifica nato sull'area che ha ospitato l'Esposizione Universale EXPO del 2015 - e con altre realtà europee.
Da oggi la gestione del parco viene consegnata dalla Fondazione Agire alla nuova struttura organizzativa, la società Switzerland Innovation Park Ticino SA la cui direzione è affidata a Gianmaria Frapolli.
Le possibilità di un marketing globale - Sulle possibilità nel campo dell'innovazione che la Svizzera può cogliere si è espresso anche Mauro Dell’Ambrogio, Presidente di Switzerland Innovation Park Ticino SA. «I vantaggi del parco? Partecipiamo a un marketing globale coordinato. Non ci sono garanzie, ma bisogna sfruttare delle nicchie per essere competitivi».
Il governo per il progetto stanzierà 10 milioni di franchi in quattro anni (credito votato in Parlamento). «Dobbiamo riuscire a costruire una proposta concreta che possa unire le aziende del territorio e attirare quelle che lavorano in questi campi», ha aggiunto in conclusione Gianmaria Frapolli.