Decine di perquisizioni in Svizzera. Sono in corso negli uffici e nell'abitazione di Franco Della Torre ritenuto più boss di Cuomo.
LUGANO/MENDRISIO - Una maxi operazione anti contrabbando di sigarette, alla quale si sta lavorando da 4 anni, sta interessando in queste ore, su disposizione della Magistratura di Bari, la Direzione Investigativa Antimafia, e la Guardia di Finanza di Bari la Svizzera nell'ambito di una inchiesta che ha portato all'emissione di ben 17 Ordinanze di Custodia Cautelare in carcere per i soliti traffici di sigarette fra Montenegro, Puglia e Ticino dove verrebbe riciclato il denaro proveniente dal contrabbando.
Secondo quanto si è appreso l’operazione starebbe smantellando alti vertici europei del patto di mafia sul contrabbando di “bionde” con al centro i “soliti noti”. In queste ore sarebbero anche in corso diverse perquisizioni in Svizzera con impegnate la Polizia Cantonale e quella Federale in stretta collaborazione con gli uomini della D.I.A. e del Nucleo Regionale di Polizia Tributaria della G.d.F. barese. Nel mirino delle “visite a domicilio” vi sarebbero alcuni uffici e l’abitazione di Franco Della Torre di Mendrisio e di altri indagati con residenza nel canton Vaud.
I riflettori sono puntati su Della Torre in quanto è ritenuto l'unico concessionario delle licenze rilasciate dalle Autorità montenegrine per l'importazione in quel Paese di 25.000 casse di sigarette di contrabbando, pari a 250 tonnellate al mese. Un particolare che avrebbe indotto gli inquirenti a sospettarlo nelle vesti di uno dei promotori del “cartello” criminale che dal Montenegro introduce in Puglia e poi nell’Europa Comunitaria ingenti quantitativi di sigarette e contestuale riciclo del denaro zozzo nelle banche e nelle finanziarie svizzere, in particolare del Ticino. L’inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore di Bari Giuseppe Scelsi il quale avrebbe appurato che Della Torre avrebbe effettuato alcune “sub licenze” (almeno 4), di cui una ne risulterebbe titolare (Oh toh!!!) Gerardo Cuomo, il boss 54enne di Gragnano (Napoli) detenuto a Lugano e coinvolto a pieno titolo nel “Ticinogate” che portò all’arresto del Giudice Verda accusato di aver insaccocciato 350.000 franchi per “chiudere gli occhi” sui contrabbandi del cliente di sua moglie, l’avvocato D.R. E per Cuomo anche l’onta di essere ritenuto, rispetto a Della Torre, “un piccolo artigiano in proprio contro una multinazionale”.
di Bob Decker