Il TPF conferma il sequestro di quasi 4 milioni di euro
LUGANO - Ci sono nuovi sviluppi nell’inchiesta denominata "Pecunia Olet", aperta in Italia in seguito al presunto riciclaggio di denaro che vede coinvolti anche un’imprenditrice bresciana residente a Lugano e il granconsigliere e consigliere comunale luganese Tiziano Galeazzi.
Il Tribunale penale federale, come riferisce la Rsi, ha infatti confermato il sequestro in Svizzera di oltre 3,9 milioni di euro. La decisione, viene reso noto, fa seguito ad un ricorso dell’indagata e dei suoi genitori, che chiedevano lo sblocco dei conti. Altri 1,5 milioni saranno invece sbloccati in quanto frutto di omesso versamento di imposte, reato che non è contemplato in Svizzera e per questo non suscettibile del principio di doppia punibilità.
Il TPF, che segnala anche errori procedurali nell'operato della procura italiana, smonta anche il reato di riciclaggio. «I soldi - si legge nella sentenza - sarebbero stati versati nelle banche svizzere prima del reato tributario contestato dall’Italia».