Si delineano i contorni dell'omicidio-suicidio avvenuto questo pomeriggio sulla golena all'altezza di Carasso
Sarebbe stata la donna a dare l'allarme alla polizia, dopo aver assistito all'uccisione dell'amica. In Ticino si torna a parlare di femminicidio.
BELLINZONA - La polizia cantonale ha subito parlato di "fatto di sangue", un omicidio-suicidio. Era stata allertata, poco dopo le 13, del rinvenimento di due persone decedute sull'argine destro del fiume Ticino a Bellinzona. Una donna e un uomo. La vittima e il suo assassino. Una 44enne del Bellinzonese e il suo ex marito, stando a quanto riferisce la Rsi.
A quell'ora la donna (che aveva un'attività in proprio nella regione) stava facendo jogging con un'amica. Che avrebbe assistito a tutta la scena. Sarebbe stata proprio lei - stando a La Regione - a dare l'allarme. Dopo che l'uomo, 53 anni, ha sparato alla ex moglie, per poi rivolgere la pistola contro di sé. Lasciando dietro di sé il dolore di due figli, lei maggiorenne, lui quasi. Per prestare sostegno psicologico è stato richiesto l'intervento del Care Team.
In Ticino si torna quindi a parlare di femminicidio, a meno di un anno dal (violento) delitto di Giubiasco. Era il 17 maggio 2020 quando all'Osteria degli Amici una 47enne era stata uccisa con un'arma da fuoco dall'ex marito, ex poliziotto in carriera. In quell'occasione lui aveva pure ammazzato il nuovo compagno di lei. E pure allora aveva poi rivolto l'arma contro di sé. Solo qualche settimana fa, poi, un altro omicidio-suicidio si era consumato tra le mura di casa, a Breganzona. In un appartamento di via Federica Spitzer erano stati ritrovati i corpi senza vita di una 77enne svizzera e di un 80enne tedesco.