Una festa musicale ha intrattenuto oggi gli ospiti e il personale di 14 case di cura nelle quattro regioni linguistiche.
L'evento è stato finanziato da un donatore anonimo e pensato come un omaggio a chi ha sofferto maggiormente la crisi sanitaria.
BELLINZONA - È stata una giornata di festa in diverse case anziane svizzere, di cui cinque in Ticino e una nel Grigioni italiano. Sono 14 in tutto le case di riposo che oggi, come omaggio al personale sanitario e agli ospiti, hanno goduto delle esibizioni di altrettanti intrattenitori. Le strutture coinvolte nell'Altersheim für Kultur Festival, finanziato da un donatore anonimo e organizzato da Stagend.com, hanno offerto a loro volta un palco per supportare la categoria degli intrattenitori dal vivo.
In tutto il Paese, in tutte le lingue - Il festival si è svolto secondo un programma che ha coinvolto 14 artisti, che hanno intrattenuto ospiti e personale delle case di riposo in svariate località di tutte e quattro le regioni linguistiche: Locarno, Bellinzona, Lugano, Giubiasco, Muralto, Poschiavo, Samedan, Zurigo, Berna, Basilea, Lucerna, San Gallo, Ginevra e Friborgo.
Anche online, per raggiungere proprio tutti - Sono stati intrattenitori singoli e in alcuni casi intere band a portare il buonumore agli anziani delle case di riposo. Questa giornata, specifica Stagend.com, è stata fortemente voluta da un donatore anonimo, per «regalare un momento di speranza in un momento molto difficile, soprattutto a chi ha sofferto in modo diretto questa pandemia». La giornata si sta concludendo ora con un concerto acustico della band Flugmodus in diretta Facebook, pensato per arrivare nei salotti di tutte le case per anziani della Svizzera.
Viaggiare con la musica - «Quando il nostro donatore anonimo ci ha chiesto di portare un po’ di buonumore a chi ha sofferto molto, abbiamo subito pensato alle case di riposo» dichiara Marco Alberti, CEO e co-fondatore di Stagend.com: «La musica, gli spettacoli, l’intrattenimento, fanno viaggiare anche stando fermi con gli occhi chiusi, e così oggi speriamo di poter far viaggiare la mente dei nostri anziani, del personale di cura, ma anche degli stessi artisti, perché il pubblico restituisce sempre più energia di quanta ne riceva. E questa è la ragione stessa per cui gli artisti amano esibirsi dal vivo».
Una giornata dedicata a chi ha sofferto - «Per molti ospiti, la fase acuta è stata come una prigione, senza possibilità di vedere o abbracciare i propri cari, né di interagire con gli altri ospiti all’interno delle strutture», sottolinea Claudia, organizzatrice di tutti gli eventi odierni. «Questa giornata è dedicata quindi agli ospiti e al personale delle case di riposo che ha fatto sacrifici per mantenere l’umore alto».